2 Luglio 2019 - 16.55

Sospensione del mercato per l’incendio di Brendola: botta e risposta Colombara-Giovine

“Ennesima pessima figura dell’assessore alle attività produttive, concentrato moltissimo sulle dichiarazioni, social o stampa, puntualmente smentite alla prova dei fatti”. Così scriveva stamane il consigliere di opposizione Raffaele Colombara in merito alla sospensione del mercato settimanale, causa incendio e nube tossica di Brendola, che avrebbe causato malumori fra gli ambulanti. Stamane sui social sono stati pubblicati commenti e post piuttosto feroci su questa sospensione.
“Piazza ancora tutta allestita per il concerto, stamattina -continua Colombara- occupata dalle sedie e, soprattutto, nessuna direttiva nonostante l’assessore Giovine dichiari alla stampa che, pur mantenendo il palco del Viva Verdi, lo spazio per le bancarelle ci sarebbe stato.
L’organizzazione doveva iniziare ieri. Invece chissà se l’assessore è convinto che anche gli operatori del mercato abbiano la sua stessa sveglia.
Questa mattina, alle 7.30, la situazione appariva surreale con i commercianti chiusi sui loro furgoni da diverse ore in attesa di capire il da farsi.
Sono state molte, infatti, le lamentele per una disorganizzazione continua.
L’abilità di un vero amministratore è saper risolvere le emergenze. Invece, come al solito, tutto viene affrontato con superficialità e lasciato al caso. 
Vicenza ha nuovamente fatto una brutta figura. E, purtroppo, questa sta diventando un’abitudine”.

Nel pomeriggio arriva una nota di risposta dell’assessore Silvio Giovine, chiamato in causa da Colombara:

“Nessuna situazione surreale e ottimo rapporto di collaborazione con gli ambulanti. Il consigliere Colombara si sveglia ora con l’emergenza, ma sul mercato lui e la sua maggioranza hanno dormito per anni”

In relazione al comunicato divulgato questa mattina dal consigliere comunale Raffaele Colombara sull’annullamento del mercato del martedì in piazza dei Signori, l’assessore alle attività produttive Silvio Giovine precisa:

“Non appena deciso di annullare il concerto Viva Verdi, coerentemente con le misure precauzionali adottate per l’incendio di Brendola, ma con l’obiettivo di riproporlo questa sera nel caso fosse rientrata l’emergenza, si era considerata la possibilità di spostare soltanto le sedie alla piazza per consentire lo svolgimento del mercato settimanale del martedì. Successivamente, però, si è valutato per motivi organizzativi che fosse più opportuno mantenere le sedie in loco, informando prontamente i commercianti – sia telefonicamente che via email, spedita ieri sera alle 20.30 alle associazioni di categoria – dell’annullamento del mercato e del recupero dello stesso in altra data da definirsi.

Questa mattina la polizia locale ha monitorato la situazione, non rilevando alcuna criticità particolare all’ingresso della piazza.

Nessuna lamentela ufficiale, del resto, è stata presentata dai titolari dei banchi che si sono dimostrati molto più responsabili e comprensivi di chi, in queste ore, in sfregio alla salute pubblica sta strumentalizzando una decisione coerente con la situazione di oggettiva criticità.

Il mio ringraziamento, quindi, va agli ambulanti della piazza, con i quali sono riuscito ad instaurare un ottimo rapporto di collaborazione sin dal giorno del nostro insediamento; ricordo per esempio quando durante le festività Natalizie, alcuni di loro hanno accettato di trasferirsi provvisoriamente per lasciare spazio alla pista di pattinaggio su ghiaccio in piazza Biade.

Ribadisco in ogni caso che gli operatori non subiranno danni economici dall’annullamento odierno, in quanto il giorno di mercato sarà recuperato. Vorrei ricordare al consigliere Colombara che lui e la sua maggioranza per anni sono stati assolutamente negligenti, avendo dormito profondamente sulla questione mercato, tanto è vero che dal 2012 a Vicenza non si procede con il provvedimento per consentire il riconoscimento del piano aree del mercato, cosa che io porterò giovedì in giunta. Il piano aree è lo strumento con il quale si aggiornano e si riorganizzano i mercati cittadini nelle varie zone. Senza questo atto non si ottiene il riconoscimento da parte della Regione Veneto”.

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