27 Novembre 2019 - 17.31

Schio ai primi posti in Italia per la mobilità ciclabile

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Sono 5 su 5 i “bike smile”, i ciclo sorrisi che Schio ha portato a casa nell’annuale competizione italiana dei comuni che hanno un occhio di riguardo per la mobilità ciclabile. I “bike smile” sono l’equivalente dell’unità di misura che le stelle sono per gli alberghi. E dunque, Schio si è aggiudicato un punteggio da podio, a pari merito con Bolzano. 127 i concorrenti in totale nella gara virtuosa che ha visto la FIAB Federazione Italiana Amici della Bicicletta, analizzare e verificare la sensibilità delle diverse amministrazioni comunali su questo tema. Si tratta di un progetto propositivo che FIAB ha avviato per supportare sindaci e amministratori nel dare risposte concrete alle richieste delle giovani generazioni sul futuro del pianeta. Risposte che ovviamente, passano anche per l’incremento di iniziative a sostegno di una mobilità meno inquinante e quindi con la promozione dell’uso della bicicletta.

La cerimonia di consegna dei riconoscimenti è avvenuta una settimana fa a Torino nell’ambito del workshop formativo sul tema “Reti per la mobilità sostenibile” promosso da INU-Istituto Nazionale di Urbanistica in collaborazione con FIAB-ComuniCiclabili

La valutazione avviene sulla base di decine di parametri in 4 aree: infrastrutture urbane, cicloturismo, governance e comunicazione e promozione. Il punteggio attribuito a ogni comune va da 1 (il minimo) a 5 (il massimo) bike-smile e viene indicato sulla bandiera gialla.

La consegna del riconoscimento di ComuniCiclabili è solo uno degli aspetti di un progetto che si prefigge di creare una rete tra tutte le realtà aderenti e di stimolare sindaci e amministrazioni a fare sempre meglio per agevolare lo sviluppo di una mobilità attiva e la scelta della bicicletta come mezzo di trasporto in ogni ambito (dagli spostamenti quotidiani di bike-to-work e bike-to-school al tempo libero, fino alle vacanze in sella). Strumento fondamentale è la “Scuola ComuniCiclabili”, una serie di incontri ed eventi formativi qualificati a disposizione dei comuni aderenti, con approfondimenti tematici, presentazioni di buone pratiche e condivisione di case history su temi e problemi legati alla mobilità in bicicletta.

In questo senso, Schio è stata apprezzata e indicata a esempio anche per altre buone pratiche che più o meno direttamente stimolano all’uso della bicicletta come le iniziative: “A scuola e al lavoro in bici” o Agritour Romea Strata e simili, che nel promuovere la conoscenza attiva del territorio, di fatto si snodano su percorsi che hanno anche una valenza ciclabile.

Alessandro Maculan, Assessore all’Ambiente, commenta così il risultato portato a casa: ”Come spesso accade, siamo distratti rispetto a ciò che abbiamo, più portati a vedere ciò che manca, più inclini a giudicare migliore ciò che hanno o fanno gli altri. Ma a volte basta uscire dalla nostra area, vederla da fuori e confrontarla davvero con altre realtà, per guadagnare immediatamente uno sguardo più obiettivo. Direi che questo riconoscimento è un classico esempio di quanto ho premesso. Il primo dato di fatto è che Schio ha ottenuto al pari di Bolzano, (Bolzano!) i 5 Bike Smile, cioè il punteggio massimo. Un secondo aspetto importante è che gli altri concorrenti sono città metropolitane o capoluoghi di Provincia, quindi comuni che per dimensioni e risorse hanno sicuramente più mezzi del nostro. Infine siamo stati premiati per la continuità di piccoli ma concreti passi che un po’ alla volta compongono un quadro orientato al progressivo miglioramento e allargamento della mobilità ciclabile. I progetti faraonici (e anche in questa occasione ne abbiamo visti più di uno) fanno clamore, ma la percentuale di quelli che si realizzano non è alta. Viceversa, anche se gli interventi puntuali non possono essere sempre compresi in una logica di breve termine, si possono contestualizzare e apprezzare in una prospettiva di lungo periodo. Non dimentichiamo che siamo anche dentro a un progetto di ciclovie provinciale teso a superare la tradizionale frammentarietà della rete ciclabile che spesso in passato ha conosciuto interruzioni in corrispondenza dei confini tra un comune e l’altro. La Provincia ha stanziato per questo progetto 40 milioni di euro in tre anni. Concludo dicendo che questo riconoscimento esterno ci spinge a continuare e intraprendere ulteriori iniziative “bike oriented”. A Torino abbiamo avuto molti spunti e ispirazioni, come ad esempio quello della startup Pin Bike, un sistema certificato per il rilascio di incentivi e benefits a chi utilizza la propria bicicletta: il Comune si è già messo in contatto con gli sviluppatori”.

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