19 Dicembre 2018 - 15.17

MONTEGALDELLA – Un “Natale diverso” per le foreste di Asiago

 

Tre amministrazioni comunali: Montegaldella, Grisignano di Zocco e Villaga. Una Proloco: quella di Caldogno. E le immagini dell’artista-fotoreporter: Antonio Gregolin, che ha chiesto a Babbo Natale di prestare la sua fantasia per raccontare il dramma delle foreste veneto-trentine abbattute dal vento l’ottobre scorso. Oltre alla donazione fatta dai comuni, è il messaggio lanciato dalle struggenti immagini che ci ricordano come il bosco, oltre all’economia, sia cultura e civiltà. Sia espressione d’arte, letteratura e musica. «Ma soprattutto –spiega Gregolin- sia una parte essenziale per tutti. Se c’è un lato “buono” della distruzione cagionata dal forte vento che ha pettinato le montagne è l’aver riportato l’attenzione sul valore ecologico che rasenta la nostra sopravvivenza futura che dipende anche dalle foreste». Un vento forte e irrefrenabile, che ha un emulo anche nella fantasia di Dino Buzzati nella fiaba  “Il segreto del Bosco Vecchio”, che battezzò col nome di “Vento Matteo” la forza naturale imprigionata e poi liberata da una caverna tra le montagne dolomitiche. Foreste e alberi di cui scrisse spesso Mario Rigoni Stern. Il regista Ermanno Olmi, girò il suo ultimo film “Torneranno i prati” tra quegli abeti oggi schiantati al suolo. Alberi-poesia furono quelli imprigionati nei versi del poeta Andrea Zanzotto. Di cultura della foresta, ne parla da secoli la Serenissima Venezia, a dimostrazione che nel bosco si è sviluppata e nutrita la civiltà. Di un “Natale diverso” parla l’impressionante immagine di quattro metri per due stampata gratuitamente grazie alla disponibilità dalla ditta “La Vela” di Villaga, che ritrae un solitario Babbo Natale immerso in un mare di abeti piegati sull’Altopiano di Asiago, stridente parabola dei nostri giorni, realizzata da Gregolin ed esposta nelle facciate dei Comuni con il sottotitolo: «Questa Amministrazione contribuirà a piantare alberi nelle foreste distrutte dal vento”. Un contributo volontario che la Proloco e i Comuni hanno sottoscritto pensando proprio al messaggio del Natale stesso. Fondi che verranno consegnati direttamente alla Comunità Montana dei Sette Comuni.  Per i sindaci Paolo Dainese, Renzo Lotto, Eugenio Gonzato, che hanno presentato oggi l’iniziativa nel Municipio di Montegaldella: «L’ecologia è cultura e scelta etica insieme, ragion per cui il nostro modesto contributo ha abbracciato appieno la proposta lanciata da Gregolin all’insegna di una sensibilizzazione che vada oltre le luci sfavillanti del Natale». «Che si tratti di Babbo Natale, di uno gnomo, come pure di un folletto –ha spiegato Gregolin illustrando il reportage fotografico- le creature fantastiche non sarebbero da migliaia d’anni ciò che rappresentano nell’immaginario comune, senza l’habitat naturale che le accoglie». A dire che non c’è fantasia senza ecologica. Il messaggio è poi diretto alle scuole e insegnanti perché portino sui luoghi del disastro gli alunni per vedere dal vivo gli effetti del global warming, il cambiamento climatico, di cui questo fenomeno è figlio. «Dietro a questa campagna – concludono i sindaci- non c’è un’agenzia di comunicazione. Ma tutto è nato da un’emozione spontanea sorta dopo aver visto dal vivo il disastro nelle tre aree montane colpite. Le immagini che sanno di realtà e fiaba parlano da sole, con una duplice interpretazione: ecologia e cultura sono figlie del destino del nostro prossimo futuro».

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