4 Febbraio 2020 - 14.47

Coronarivus, bimbi cinesi fuori da scuola: “Zaia incoerente”

Luca Zaia, Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga e Maurizio Fugatti scrivono al ministro della Salute chiedendo controlli sui bambini che rientrano in Italia dalla Cina tramite qualche giorno di isolamento dalla scuola.

Ma la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini nn ci sta e commenta: “Ancora una volta i governatori leghisti , capitanati da Zaia, preferiscono seminare paura invece di seguire ciò che dice la scienza. In Veneto il Zaia “no Vax” ha ha tolto l’obbligo di portare il certificato medico dopo 5 giorni di assenza da scuola da fine gennaio, e si è sempre proclamato contrario alla legge sull’obbligo vaccinale per gli studenti. Oggi cosa fa?
Per animare  la propaganda del panico esclude i bambini da scuola senza che vi sia alcun appoggio scientifico alla sua scelta, anzi: è il direttore del reparto malattie infettive del Bambin Gesù Villani a condannare apertamente questa scelta . Una domanda al Zaia “no vax” è d’obbligo : se si trova il vaccino per il “coronavirus” da che parte sta questa volta? Scienza o paura”.

Anche Ruzzante, Bartelle, Guarda (Veneto 2020) commentano le esternazioni del governatore del Veneto: «Ci lascia attoniti la proposta di Zaia, che vuole impedire agli alunni tornati dalla Cina di rientrare a scuola. Perché solo i bambini? Non si capisce perché gli alunni dovrebbero essere penalizzati rispetto a lavoratori, imprenditori, studenti universitari o quanti altri in arrivo dalla Cina. E quando emergeranno nuovi casi in altri Paesi? Chiuderemo anche a quei Paesi? E se avverranno casi in Italia? Zaia vorrà chiudere le scuole, oltre che le frontiere?»«Ci chiediamo anche se sia lo stesso Zaia che era contrario all’obbligo di vaccinazione, quello che voleva assolutamente ammettere in aula i bambini non vaccinati. È anche lo stesso Zaia che la settimana scorsa ha promulgato la legge con l’abolizione del certificato medico per le assenze da scuola?». Così i consiglieri regionali del coordinamento Veneto 2020, che a quel progetto di legge, il n. 462 poi diventato legge regionale n. 1 del 24 gennaio 2020, hanno votato contro. «Quella che specula sulle paure non è una bella Italia. L’Italia che ci piace è quella che si dà da fare e dimostra di saper reagire: quella che, prima in Europa, ha isolato il virus o a Padova ha trovato un efficace metodo di ricerca della presenza del virus, grazie alla qualità dei nostri ricercatori. Siamo gli unici in Europa ad aver chiuso i voli con la Cina, i primi a dichiarare l’emergenza e per questo dobbiamo ringraziare il ministro Roberto Speranza».

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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