27 Luglio 2018 - 8.08

BUONGIORNO VICENZA: Dietrofront…..Office

Sarà anche il bisogno della polemichetta estiva, sarà che le notizie originali scarseggiano e la voglia di cercarle pure, ma sembra che la querelle sul Front Office di Via Torino non abbia fine. La versione glamour dell’Ufficio Anagrafe chiamato Front Office per farlo sembrare il risolutore del degrado del quartiere in cui alcune menti geniali del Centrosinistra archiviato un mese fa pensavano di far tornare Viale Milano ai fasti degli anni Sessanta, è diventato il grande dibattito di fine luglio. Sopralluoghi, discussioni e interrogazioni scorrono sui titoli della cronaca locale e il cantore del genio amministrativo che ha portato l’Anagrafe a rendere ancora più triste via Torino è il consigliere comunale Raffaele Colombara, la cui unica responsabilità in questi anni è stata quella di essere di Centrosinistra.
Non decise lui il trasloco, ma con la tragica coerenza dell’ultimo giapponese sull’isola del Pacifico, continua a difendere anche l’indifendibile.
Achille Variati? Pontifica sul futuro delle Province e della Cassa Depositi e Prestiti ma evita qualsiasi altro argomento; Filippo Zanetti? Sparito dalle cronache dopo il dieci giugno, non riesce neanche a farsi rieleggere ma negli ultimi giorni del regime tagliò il nastro del Front Office;
Bulgarini D’Elci ha lasciato la politica perché non è stato capito quindi cercherà qualcuno che ne sappia apprezzare il genio che si è autocertificato.
Otello Dalla Rosa forse ha capito che ha perso anche perché ha pagato per questi errori dei suoi compagni di viaggio quindi non difende più nessuno.
Tutti gli altri zitti.
L’unico che ne parla è il mite Raffaele, il professore che crede alle favole. Perché basta fare un giro in via Torino per rendersi conto che qualcosa non funziona: le code sono interminabili, non c’è una sala d’aspetto, lo spazio è angusto e a zero confort, la gente aspetta il suo turno fuori in strada, insomma sembra più un ufficio di collocamento decentrato degli anni Ottanta che il capolavoro di modernità ed efficienza descritto dalla retorica dei comunicati stampa della giunta Variati.
Andate a vedere.
Fatelo con l’anonimato del cittadino sconosciuto, dell’utente, senza l’allure del pubblico amministratore o del giornalista con fotografo o cameraman di scorta, non troverete nulla di quello che racconta Raffaele Colombara, ma forse glielo hanno, appunto, solo raccontato.
Si facciano le verifiche del caso, si prendano i provvedimenti idonei ma per favore, ridateci l’Ufficio Anagrafe in Piazza Biade, con tutta la sua aria un po’ trasandata e il fascino degli uffici pubblici in cui andavamo accompagnati da bambini, è una delle nostre madeleine, perché toglierla?

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

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