10 Ottobre 2018 - 18.01

BRESSANVIDO – Giornata del Ringraziamento tra cooperazione e globalizzazione

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“L’agricoltura è una sola, non ci sono sfaccettature, ma soltanto una pluralità di obiettivi che vanno nella stessa direzione: la tutela delle produzioni e delle imprese agricole. In particolare, è forte ed urgente l’esigenza di tutelare la biodiversità, fatta di prodotti che rischiano di scomparire, per effetto della globalizzazione commerciale, ma anche di un diverso modo di fare la spesa, frettoloso e noncurante di soffermarsi a scegliere con attenzione ciò che si acquista”. Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, è intervenuto nella chiesa parrocchiale della visitazione della Beata Vergine Maria a Bressanvido, in occasione della 68a Giornata provinciale del Ringraziamento svoltasti domenica.

Oltre 600 persone, 450 delle quali hanno preso parte al pranzo associativo, più di 200 macchine agricole ed una cinquantina di cesti con i prodotti tipici del territorio berico che, al termine dell’evento, sono stati donati a famiglie bisognose della zona. Sono questi i numeri dell’edizione 2018 della Giornata del Ringraziamento svoltasi a Bressanvido, alla presenza di numerosi sindaci, con in testa il sindaco di Bressanvido, Giuseppe Bortolan, parlamentari, rappresentanti delle Categorie economiche, del presidente dell’Associazione regionale allevatori del Veneto, Floriano De Franceschi e del presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise. Nel corso della santa messa, concelebrata dal parroco don Piero e da don Matteo Pasinato, consigliere ecclesiastico di Coldiretti Vicenza, è stato posto l’accento sui temi della biodiversità, al centro del documento elaborato dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.

“Il messaggio dei Vescovi di quest’anno parla di biodiversità e del fatto che la globalizzazione commerciale ha portato a coltivazioni su grandi estensioni e di poche varietà. Progressivamente abbiamo assistito alla privatizzazione della biodiversità agricola – spiega il presidente Cerantola nel suo intervento – tramandataci dalla tradizione contadina, al punto che la Fao ha evidenziato che nel XX secolo, nell’indifferenza generale, è stato perso il 75% delle nostre produzioni”. I rimedi ci sono… “L’associazionismo, la compartecipazione e la condivisione che caratterizzano il nostro modello agricolo, costituiscono gli agganci necessari per rendere salda e robusta la persona, la famiglia, la comunità che vive ed opera in armonia, nel contesto di un’economia di mercato inclusiva. che valorizza e promuove le distintività locali”. E la Coldiretti di oggi offre ad agricoltori e cittadini consumatori delle opportunità concrete: “I mercati di Campagna Amica sono l’occasione d’oro per scoprire una nuova attitudine che è insita in noi, ma dobbiamo farla emergere, in quanto il rapporto produttore-consumatore è assolutamente naturale, ma richiede di essere sviluppato”.

Concetti condivisi in toto anche dal direttore di Coldiretti Vicenza, Roberto Palù, che ha aggiunto: “Oggi ci troviamo a far parte della nuova Coldiretti, un’Associazione di agricoltori che amano la propria terra e lavorano per garantire ai cittadini produzioni d’eccellenza e del territorio, per l’economia del Paese, ma senza accantonare l’eticità e la sostenibilità, anime del lavoro dei nostri soci, dietro ai quali ci sono sempre una famiglia e tanta passione. La nuova Coldiretti non rinnega il passato, peraltro glorioso, ma sta al passo con i tempi, senza nostalgia, ma individuando priorità nuove e progetti ambiziosi, che hanno quali protagonisti produttori e consumatori assieme. È una Coldiretti sempre più dalla parte del consumatore, che è anzitutto cittadino”.

Nel suo intervento in chiesa don Matteo Pasinato, recentemente nominato da Vescovo mons. Beniamino Pizziol, consulente ecclesiastico di Coldiretti Vicenza, ha acceso i riflettori sulla madre terra. “Terra e lavoratori della terra – ha spiegato don Matteo nell’omelia – non ricevono più molti “grazie”. E nemmeno Dio, che la terra l’ha fatta e poi ce l’ha regalata. Grazie alla terra che ci nutre, e riempie tutte le botteghe del mondo. Grazie alla terra che ci insegna il ritmo del tempo. Sfida la nostra fiducia quando apriamo la mano per buttare il seme, allena la nostra attesa quando vediamo crescere la pianta, ma non la possiamo tirare per farla crescere più in fretta. Fidarci della terra, volere bene alla terra e a chi la coltiva. Questo non è fuori dal tempo! È gratitudine per non avere la testa tra le nuvole”.

Conclusa la celebrazione il presidente Cerantola ha consegnato alla scuola primaria di Bressanvido un riconoscimento ai bambini che hanno preso parte al progetto “Detective della spesa”, sviluppato nell’ambito del Festival dell’agricoltura.

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