25 Maggio 2017 - 15.45

ARZIGNANO – Intitolazione della pista ciclabile Lungo Chiampo ad Antonio Boscardin

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Stroncato da un male incurabile a soli 48 anni, il professor Antonio Boscardin morì nel 1988. Ha lasciato un grande vuoto in Arzignano. Un vuoto che ora, a distanza di quasi vent’anni, l’amministrazione intende parzialmente colmare intitolandogli un tratto della pista ciclabile lungo il torrente Chiampo.
L’inaugurazione avverrà venerdì 26 maggio alle ore 10.30 al ponte di San Zeno, alla presenza del sindaco di Arzignano e degli alunni delle scuole elementari di San Bortolo e di una delegazione di alunni delle scuole di San Rocco, del Liceo Da Vinci e dell’Itis Galilei di Arzignano.
“E’ mio desiderio ricordare la persona di Antonio Boscardin, concittadino nato in Arzignano il 3 marzo 1940, e qui prematuramente deceduto il 28 marzo del 1988” dichiara il sindaco Giorgio Gentilin. “Boscardin era un professore appassionato, coraggioso ecologista ante litteram, ricercatore delle tradizioni locali ed animatore delle prime iniziative di solidarietà sociale di Arzignano. Fu un pioniere –continua il sindaco- se pensiamo che già negli anni ’70 si batteva per sensibilizzare gli alunni delle scuole alla pratica della raccolta differenziata. Soprattutto fu uno dei primi a richiamare l’attenzione sui problemi degli scarichi abusivi, i cumuli di immondizie, l’inquinamento dell’acqua. Creò un gruppo di lavoro ambientale con gli alunni della scuola media Zanella, con il quale scendeva in campo per effettuare uscite e sopralluoghi. Ma il suo lavoro spaziava dall’etnografia, etnologia, all’impegno per l’abbattimento delle barriere architettoniche, all’emarginazione e alla sofferenza. Solo ora possiamo raccogliere i frutti del suo lavoro poiché la sua opera di sensibilizzazione è stata in parte accolta delle politiche sia amministrative che produttive del territorio. Per questo ho proposto di intitolare a questo nostro concittadino la pista ciclopedonale che si snoda lungo l’argine del torrente Chiampo, fino al confine con il Comune di Montorso Vicentino e di ricordarlo in occasione della festa degli alberi”. Verrà messo a dimora un platano (Platanus hybrida) grande albero che arriva ai 30 metri di altezza, longevo e resistente, tipico del nostro ambiente. E’ una specie significativa perché rappresenta simbolicamente il confine tra l’ambiente fortemente antropizzato e la natura, e bene rappresenta il desiderio dell’uomo di ritrovare un equilibrio con l’ambiente anche nel difficile contesto urbano. Inoltre l’albero si armonizza con la vicina alberata di platani che fiancheggia via dei Mille accanto all’argine del torrente Chiampo, oggetto dell’operato e dell’azione educativa del prof. Boscardin.
Perché sul Lungo Chiampo?
Al professor Boscardin si deve il grande impegno nell’animare e potenziare l’opera della prima cooperativa sociale di Arzignano, “Lavorare per Vivere”, la fondazione del “Gruppo ecologico della Valle del Chiampo”, attivo negli anni 1974-1980, formato da giovani colleghi insegnanti presso la scuola media e un gruppo di studenti. A lui si deve anche un’intensa attività volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della tutela ambientale, della prevenzione delle malattie derivanti dall’inquinamento, della difesa delle risorse idriche, della lotta agli scarichi abusivi, e alla promozione dello sviluppo industriale in un’ottica di sostenibilità ambientale. “Proprio il torrente Chiampo –ricorda il sindaco- diventa il luogo dove Antonio Boscardin svolge la sua attività di guardiapesca, denunciando nella redazione di verbali gli scarichi abusivi delle industrie conciarie del territorio nelle acque del torrente. Lungo le sponde del torrente egli, assieme ai suoi studenti, percorre, fotografa, disegna e riprende con filmati, misura il ph dell’acqua, redige accurate relazioni, raccolte in seguito in sette dispense intitolate “Appunti sull’inquinamento della Valle del Chiampo”. Anche grazie al Suo contributo, la valle del Chiampo può oggi dirsi un polo industriale rispettoso dell’ambiente, attento alla salvaguardia del territorio e alla salute dei cittadini. Consapevoli dell’importanza dell’opera svolta dal professor Antonio Boscardin, e con profonda gratitudine per l’attività di divulgazione e sensibilizzazione nell’ambito della tutela ambientale, con particolare riguardo al nostro territorio”.

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