A Vicenza e Bassano H&M chiude, sindacati sul piede di guerra
“H&M” annuncia la riorganizzazione e la chiusura di 8 punti vendita su tutto il territorio nazionale, di cui 2 in territorio Vicentino. I negozi interessati in questa procedura sono quelli di Vicenza corso Palladio e Bassano centro storico.La multinazionale svedese ha 180 negozi in Italia e più di 5.400 dipendenti, ma molti di loro alla fine del Lockdown non ritorneranno nemmeno a lavoro perché l’azienda ha fatto la irragionevole scelta di non riaprire alla fine di questa Fase 1 dell’emergenza sanitaria nazionale. Scelta che interessa i due negozi di Milano, Udine e Bari, mentre per Vicenza, Bassano, Grosseto e Gorizia la chiusura è prevista tra agosto e novembre, si parla di più di 200 esuberi su tutto il territorio nazionale.
“Scelta cinica e inaccettabile che ha gettato nello sconforto e nel dramma molte famiglie già provate da questa situazione – commentano i sindacati – il punto vendita di Vicenza corso Palladio è stato il primo ad aprire in provincia 13 anni fa e conta 16 dipendenti, mentre Bassano che ha aperto nel 2016 interessa 15 lavoratori. Entrambe le chiusure ci riportano al tema dello svuotamento dei centri storici. La decisione di chiudere ha gettato nello sconforto e incertezza le lavoratrici ,per lo più madri, senza contare i molti contratti determinati su gli altri 4 punti vendita del vicentino ai quali non verranno rinnovati al fine di questa emergenza. La Filcams Cgil di Vicenza ha chiesto di rivedere la propria posizione all’azienda richiamandola alla responsabilità sociale e occupazionale ad ogni livello. Il sindacato di via Vaccari adotterà ogni forma di tutela e mobilitazione per la salvaguardia occupazionale e chiede a gran voce ai sindaci di Bassano Del Grappa e di Vicenza di trovare il tempo e l’interesse di farsi carico anche di questo tema. Inoltre come Organizzazione Sindacale invitiamo l’azienda “alla sostenibilità economica nel lungo periodo” non tagliando i costi sulle spese dei lavoratori ma sviluppando nuove e più concrete forme di investimento che guardino alla necessità della ripartenza immediata”.