18 Marzo 2019 - 17.38

VENETO – Tornata la neve in montagna dopo il febbraio caldo

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Da poco l’Arpav aveva diramato uno studio statistica sulle temperature medie altissime di febbraio che la neve è ricomparsa in montagna, tanto che la scorsa notte è caduta abbondante sulle Dolomiti a quota 2000 metri: oltre 20 centimetri. Dai 4 ai 6 centimetri di neve sono caduti a Cortina d’Ampezzo. Un breve ritorno invernale esaurito poi durante la giornata con la comparsa del sole.
Dalla scorsa notte e fino a questa mattina, si sono verificate delle deboli nevicate che localmente hanno raggiunto il fondovalle. Neve fresca alle ore 12 di oggi: Prealpi a 1600 m di quota 5/20 cm, Dolomiti a 2000 m 15/25 cm. Anche in questo episodio gli apporti nevosi sono stati contenuti pertanto, in generale, il manto nevoso continua ad avere spessori inferiori alla media del periodo.
In quota la neve fresca è stata accompagnata e seguita da venti tesi di direzione variabile che hanno determinano la formazione di nuovi depositi di neve ventata. Il pericolo di valanghe è in
generale debole (grado 1) ma sulle Dolomiti, oltre i 2200/2400 m, è moderato (grado 2) per possibili distacchi provocati di lastroni di neve ventata sia di nuova formazione che di vecchia
formazione, che ora sono stati coperti e nascosti dalla nuova neve. Lungo i pendii ripidi estremi alla base delle rocce, con la radiazione solare, sono possibili scaricamenti o piccoli distacchi spontanei di neve fresca.

PREVISIONI

Dopo il brutto tempo di oggi la settimana sarà caratterizzata da bel tempo ma le temperature saranno in deciso aumento solo da giovedì con zero termico, alle ore 12, che salirà fino a 2500 m. I venti saranno tesi da NW fino a lunedì sera poi saranno deboli e in rotazione a NE.
In quota la nuova neve è stata ridistribuita dal vento pertanto, anche per i prossimi giorni, questi depositi di neve ventata rappresenteranno le situazioni tipiche di pericolo per distacchi
provocati. Il pericolo di valanghe non subirà variazioni e continuerà ad essere moderato (grado 2) oltre i 2200/2400 m sulle Dolomiti e debole (grado 1) sulle Prealpi.

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