18 Settembre 2024 - 9.36

Conti pubblici in rosso; “Chi è senza peccato…”

Umberto Baldo

Ieri abbiamo parlato del modo indegno, e per certi versi truffaldino, con cui viene affrontata nel nostro Paese la politica economica, e della spesa pubblica in particolare.

Ciò che contesto è che ai nostri Governanti manchi il coraggio di dire a noi cittadini quale sia la reale situazione dei conti dello Stato, continuando a volerci fare credere che esistono “pasti gratis”.

La riprova ce l’abbiamo ogni anno di questi tempi, quando il Governo di turno deve stilare la Legge di Bilancio per l’anno successivo, i cui contenuti diventano l’oggetto di desideri più o meno voluttuosi da parte delle forze di maggioranza, e di strali durissimi dalle opposizioni. 

A volerla dire tutta il rituale della sessione di Bilancio segna uno dei passaggi meno commendevoli della vita politica del BelPaese.

E così le settimane che precedono la “manovra” sono quelle delle proposte mirabolanti. 

E lo sono sempre, indipendentemente dalla situazione finanziaria reale del Paese,  e quindi anche ora che i soldi a disposizione sono limitati. 

E quando non arrivano dalla maggioranza, tipo uscite anticipate per le pensioni, (da sempre cavallo di battaglia della Lega),  o estensione della flat tax, o aumento delle pensioni minime (altro mantra, però di Forza Italia),    è l’opposizione a rilanciare. 

E così in questi giorni abbiamo appreso dalla Segretaria del Pd Elly Schlein che la “controproposta” della gauche alla legge di Bilancio della maggioranza interesserà la Sanità pubblica, l’Istruzione e ricerca, il lavoro e salari, la politica industriale e la transizione ecologica, i diritti sociali e civili.

“Ho lo zaino pieno di proposte!” ha detto la Segretaria Dem, e noi le crediamo visto che, stando alle sue dichiarazioni, tutti i settori delle società italiana dovrebbero essere inondati di soldi, come se le risorse disponibili fossero illimitate.

Vedete, io non cadrò nella trappola di discutere se siano meglio per i cittadini le proposte di Giorgia Meloni, piuttosto che quelle di Elly Schlein.

Non mi metterò cioè a disquisire se, solo per fare un esempio, sia meglio aumentare gli stipendi degli insegnanti, piuttosto che quelli degli addetti di Polizia e Carabinieri, o piuttosto quelli di medici ed Infermieri. 

No, sarebbe un gioco al massacro cui non voglio partecipare!

Il problema vero, e qui metto sulla stessa barca maggioranza ed opposizione, è quello di cui parlavo ieri, vale a dire che serve dire basta con i pasti gratis,  e la si deve smettere di continuare a offrire misure senza spiegare dove recuperare le risorse necessarie.

Vi ricordate, nell’esempio di ieri, del papà alle prese con i desideri dei figli per l’Iphone nuovo e le sneaker firmate, che il genitore, da buon padre di famiglia avveduto ed attento agli equilibri del bilancio familiare, cerca di risolvere il problema chiedendo ai ragazzi quali spese intendano tagliare per trovare i soldi per le nuove spese?

Ecco, questo a Roma non succede mai, e la cosa è ancora più grave in quanto siamo in una fase di grande incertezza geopolitica, e anche se la Bce sta tagliando i tassi, questi non torneranno ai livelli cui ci eravamo abituati negli ultimi dieci anni; non dimenticando mai che   il debito pubblico si aggira attorno a quota 3.000 miliardi, con tendenza ad un continuo aumento.

Cerco di essere ancora più chiaro.

Nella nostra famigliola il papà e la mamma potrebbero anche decidere di dire ai figli che la situazione economica del momento non consente nuove spese velleitarie, così  rimandando gli acquisti a tempi migliori. 

E mi chiedo; cosa succederebbe se il Governo dicesse chiaramente agli italiani che i conti pubblici non consentono alcun nuovo impegno di spesa, ed eventuali risparmi verrebbero usati per intaccare il macigno del debito?

Vi sembra un film  di fantascienza?

Avete pienamente ragione, perché lo è in questa Repubblica di Pulcinella!

Credo abbiate capito che bisognerebbe una volta per tutte dare attuazione all’art. 81 della Costituzione, un articolo modificato nel 2012, che nella nuova formulazione recita:  “Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.  Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.  Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte. Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo……….“.

E’ un testo ben formulato, in cui c’è tutto!  Basterebbe che Lor Signori lo rispettassero, considerato che lo hanno votato loro.

E per rispettarlo deve essere ben chiaro che sia il Governo sia l’Opposizione, quando propongono misure che prevedono una spesa, hanno la responsabilità di dire esattamente dove sono le coperture,  quale sarà l’impatto, e chi ne beneficerà di più.

Non si può più continuare a fare credere che le politiche pubbliche siano a ”costo zero” per il cittadino.

Un’altra strada potrebbe essere quella di evitare di disperdere risorse in mille rivoli per accontentare le clientele, per concentrarle su un grande problematica.

Prendiamo ad esempio la Sanità, che pare  uno dei pochi argomenti che unisca l’intero arco delle opposizioni, da Carlo Calenda ad Elly Schlein.

Certo a voler essere pignoli, si potrebbe sicuramente discutere l’accusa della Schlein al Governo di sottofinanziare la sanità pubblica, a danno dei ceti meno ricchi, ripensando a quelle decine e decine di miliardi, anche dei ceti popolari, spesi dalla sinistra per rifare ville e appartamenti con terrazza ai proprietari di casa, grazie al Superbonus, aprendo voragini in quelle stesse casse dello Stato da cui dovrebbero poi venire i finanziamenti alla sanità. 

Penso alla Sanità non solo perché interessa tutti gli italiani, ma anche perché il problema sembra porsi in termini molto simili nel Regno Unito, dove il neoeletto governo laburista di Keir Starmer ha fatto sapere di essere al lavoro su un piano decennale che potrebbe equivalere alla più grande riforma del servizio sanitario nazionale dalla sua creazione nel 1948 (anche In Inghilterra la situazione è piuttosto critica).

Ma perdonatemi la polemica, a tal riguardo credo non si possa non rilevare che gli ultimi quattordici anni i laburisti inglesi non li hanno passati in gran parte al governo, e in particolare alla guida della Sanità, come è capitato al Centrosinistra italiano ed al Pd, prima con Beatrice Lorenzin (dal 2013 al 2018) e poi con Roberto Speranza (dal 2019 al 2022). 

Ecco perché trovo gli attacchi di Elly Schlein in tema sanitario fuori luogo, oltre che ingiusti nei confronti dell’attuale Governo.  Ma è anche vero che Giorgia Meloni ed i “Patrioti” con questa metodica hanno conquistato il Governo.

Concludendo, credo che in tema di politiche di bilancio serva un ”salto culturale” da parte di tutte le forze politiche, sia che governino sia che facciano l’opposizione. 

Non serve demonizzare nessuno; basterebbe applicare la Costituzione vigente (visto che ci raccontano che è la più bella del mondo!) e soprattutto fare in modo che tutti i cittadini contribuiscano al bilancio dello Stato, il che vuol dire ridurre il più possibile l’evasione fiscale.

Umberto Baldo

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