12 Settembre 2024 - 12.28

Vicenza – Opposizione sul piede di guerra per Bocciodromo e mense

Riceviamo e pubblichiamo due comunicati stampa dell’opposizione in Consiglio comunale a Vicenza. Il primo di Francesco Rucco (FdI) sul Bocciodromo e il secondo di Simona Siotto (FdI) sulle mense

“È inconcepibile – scrive Rucco – che l’amministrazione comunale, sotto la guida del Sindaco Possamai, stia dando priorità alla ricerca di una nuova collocazione pubblica per il centro sociale Bocciodromo. Stiamo parlando di un‘organizzazione che si è resa responsabile di occupazioni abusive, di disordini continui e di disagi costanti per la cittadinanza, con manifestazioni ripetute, spesso caratterizzate da toni violenti e provocatori.

I fatti del gennaio scorso sono ancora freschi nella memoria di tutti: durante la fiera di VicenzaOro, i membri del centro sociale hanno cercato di raggiungere con minacce gli espositori israeliani, finendo per scontrarsi con le forze dell’ordine e ferendo diversi agenti. Recentemente hanno occupato in modo abusivo il “bosco Lanerossi”, un’altra azione che dimostra il loro totale disprezzo per le regole e la proprietà pubblica e privata. A questo si aggiungono le minacce ripetute e il rischio costante di disordini nei cantieri TAV, un comportamento che non può più essere tollerato.

È tempo che l’amministrazione comunale prenda una posizione chiara e decisa. Il Sindaco Possamai ha il dovere di intervenire immediatamente per mettere fine a questa situazione vergognosa. L’esproprio della sede del centro sociale Bocciodromo è una misura necessaria e non più procrastinabile. Solo così si potrà procedere con l’abbattimento dei locali come programmato dai progetti per la TAV”.

Sulle mense il consigliere Siotto

“Una porta in faccia ai genitori, una vera e propria negazione del diritto allo studio” scrive.

“Mentre il Comune, per voce dell’Assessore Selmo, persegue nella modalita’ di spedire lettere via mail ai genitori mettendo questi ultimi spalle al muro sulle decisioni unilateralmente assunte, tradendo così il patto fiduciario con chi iscrive i propri figli alla scuola pubblica, servizio essenziale alla persona ed ai minori, vengono anche fornite informazioni errate in ordine alla protesta afferente il pasto da casa, e questo e’ assolutamente inaccettabile, in un Paese ed in una Città che vogliano definirsi civili e democratici.

Addirittura viene ventilato che, per colpa di questi genitori ribelli, il servizio mensa potrebbe non partire: tutta colpa dei genitori, dunque?

Facciamo ordine, di fronte a tanta negazione della verità. Portare il pasto da casa e’ normativamente legittimo e fattibile. Basta che il Comune organizzi gli spazi adeguati per garantire la sacrosanta scelta genitoriale in questo senso: vi sono istituti scolastici in Italia dove questo e’ concretamente fatto, e nessuno si e’ mai permesso di dire ai genitore se dare da mangiare una cosa o l’altra ai propri figli e’ sano, oppure non lo e’.

L’Assessore Selmo si assuma la responsabilita’ di dire che non lo ha fatto, non ci ha pensato e non intende farlo, ne’ ora ne’ mai, visto che non ha nemmeno partecipato al Bando PNRR indetto dal Ministro Valditara in data 29 luglio 2024, con scadenza 6 settembre 2024, che metteva a disposizione 525 milioni di euro per ampliare gli spazi mensa delle scuole.

L’Assessore Selmo si assuma la responsabilita’ di dire che sta utilizzando la preoccupazione dei dirigenti scolastici di non sapere che fare dal 23 settembre quando ipoteticamente il servizio mensa dovrebbe partire e molti genitori, giustamente arrabbiati per le scelte di questa amministrazione, non sapranno se ai loro bambini sarà garantito o meno di poter mangiare.

Il Sindaco Possamai si assuma la responsabilita’ di dire che ha trovato fondi per ogni cosa, ma non per questo servizio primario.

L’Assessore Selmo si assuma la responsabilita’ di dire che, se le famiglie non pagheranno questo servizio di mensa a peso d’oro, la stessa gara d’appalto e’ a rischio, perche’ il Comune non ha I fondi.

Lo scaricabarile e’ finito, e le famiglie vogliono informazioni corrette e rispettose, che ad oggi non sono state fornite, né prima né dopo il 2 agosto.

È ora che il Sindaco esca dall’ambiguità del rapporto con i centri sociali. È indispensabile che convochi il tavolo per l’ordine e la sicurezza e pianifichi senza indugi le operazioni di sgombero. Non c’è alcuna giustificazione per trovare nuovi spazi pubblici a chi ha ripetutamente violato le leggi e ha messo in pericolo la sicurezza della nostra comunità. La priorità deve essere quella di garantire sicurezza e rispetto per la cittadinanza, non quella di cercare soluzioni per chi ha dimostrato di non avere il ben che minimo rispetto per la nostra Città”.

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