5 Settembre 2024 - 16.48

Regione Veneto: agosto anomalo con 3° in più e il 36% di precipitazioni in meno

Ad agosto, il Veneto ha registrato temperature record con un aumento di 3 gradi rispetto alla media e precipitazioni inferiori del 36% rispetto agli ultimi trent’anni. L’assessore Gianpaolo Bottacin ha commentato: “È un chiaro segno dei cambiamenti climatici. Stiamo investendo risorse significative per affrontarli in sicurezza.”

Nel mese di agosto 2024, la temperatura media in Veneto è stata di 24,1°C, superiore di 3°C rispetto alla media del periodo 1991-2020. Le temperature notturne hanno mostrato un aumento medio di 3,2°C, mentre le diurne di 2,9°C. “I picchi maggiori si sono registrati nelle Prealpi, Dolomiti e Pianura orientale,” ha spiegato Bottacin, sottolineando che questi dati indicano chiaramente i cambiamenti climatici in corso.

Tra i record rilevati ci sono i 14,1°C sul Faloria a Cortina d’Ampezzo (2235 m s.l.m.), 19,7°C a Col Indes in Alpago (1181 m s.l.m.) e 23,3°C a Passo Santa Caterina (807 m s.l.m.) nel Vicentino. “Un dato significativo è rappresentato anche dal numero di notti tropicali, con temperature minime che non scendono sotto i 20°C. Ad agosto 2024, ci sono state circa venti notti tropicali, un valore eccezionale, superiore alla media registrata dal 1992 e anche rispetto al caldo record del 2003,” ha aggiunto l’assessore.

Le precipitazioni sono state altrettanto straordinarie. In media, sono caduti 66 mm di pioggia, contro i 102 mm del periodo 1994-2023, con una riduzione del 36%. Tuttavia, ci sono state notevoli variazioni tra le diverse zone: alcune hanno registrato precipitazioni oltre i 200 mm, come Chioggia – Sant’Anna (226 mm) e Rosolina – Po di Tramontana (223 mm), mentre altre, come il Veronese, hanno visto pochissima pioggia (7-13 mm).

Bottacin ha spiegato che, considerando l’intero anno idrologico 2023-24 (da ottobre ad agosto), la media delle precipitazioni è stata di 1397 mm, un aumento del 39% rispetto alla media storica di 1008 mm, nonostante l’agosto più secco. “Sebbene agosto possa essere eccezionale, i dati a lungo termine mostrano un aumento medio di 1,5°C negli ultimi trent’anni,” ha detto l’assessore.

Il cambiamento climatico sta influenzando anche la distribuzione delle precipitazioni: non tanto in termini quantitativi, ma qualitativi, con eventi più concentrati che possono causare gravi danni. “È necessario adattarsi ai cambiamenti climatici e ridurre i rischi. In Veneto abbiamo agito in tal senso, potenziando il sistema previsionale e implementando un ambizioso piano di difesa del suolo da oltre 3,5 miliardi di euro, di cui quasi 2 miliardi già investiti in opere,” ha concluso Bottacin. Ha anche ricordato l’importanza di queste misure durante eventi calamitosi come Vaia nel 2018 e l’alluvione del dicembre 2020, che senza le adeguate previsioni e opere di prevenzione avrebbero potuto causare danni ben più gravi.

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