5 Settembre 2014 - 9.51

Festival di Venezia: il nuovo cinema italiano

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di Ilaria Rebecchi-

Se al Lido edizione 71 scarseggiano le star hollywoodiane, i viveri in sala stampa e il pubblico forse intimorito dal tempaccio che incombe in laguna, quel che trionfa a giudicare da queste giornate veneziane che volgono al termine, è proprio il cinema italiano.
Il “nuovo” cinema italiano, anzi: quello che tenta di risalire ai vertici complice il recente sorrentiniano Oscar per “La Grande Bellezza”, quello che si barcamena tra fondi statali che tardano ad arrivare e ambizioni autoriali, che combatte i cinepanettoni a suon di sceneggiature che si ispirano alla letteratura e all’attualità, coinvolgendo ora i versi leopardiani e ora il mito di Pasolini, la storia recente e la piaga della criminalità organizzata.
Tante erano le attese per “Il Giovane Favoloso”, ultima fatica di quel Mario Martone che continua a ripescare dalla storia italiana per la sua cinematografia, sempre deliziosa, puntuale ed impegnata, narrativa e perfetta per insegnare anche ai più giovani, con un Elio Germano in profumo di ennesima premiazione.
Che dire poi del sempre efficace Abel Ferrara che presenta il suo “Pasolini”, che ha il volto del suo attore iconico Willem Dafoe a ritrarne gli ultimi cinque mesi di vita, in quella che è sulla carta la pellicola con le più alte aspettative della kermesse veneta, o degli applausi per Saverio Costanzo che con il suo “Hungry Hearts” si lascia alle spalle la precedente “Solitudine dei Numeri Primi”, convincendo con Alba Rohrwacher e Adam Driver coppia newyorkese in crisi, tra sette, anoressia e problemi con un figlio neonato.
Aggiungeteci “La Zuppa del Demonio” di Davide Ferrario, tornato al documentario per descrivere il sogno dell’industrializzazione italiana del ‘900, con immagini di archivio con, tra gli altri, anche Calvino e il nostro Goffredo Parise.
Spazio anche al “Belluscone” di Franco Maresco, con la sua storia siciliana che evoca l’ascesa berlusconiana in trinacria, e a “La Trattativa” di Sabina Guzzanti, docu-fiction scottante sui rapporti tra Stato e Cosa Nostra negli anni ’90.
Ambizioso anche “I Nostri Ragazzi” di Ivano De Matteo psicodramma familiare con un cast d’eccezione che annovera anche Alessandro Gassman, Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio e Barbara Bobulova.
Geniale infine il sempre lodato Gabriele Salvatores con il suo nuovo progetto “Italy in a Day”, realizzato in collaborazione con Rai, e che sarebbe bene definire film collettivo, visto che è costituito da 44 mila filmati girati dagli aderenti al progetto, tutti realizzati il 26 ottobre 2013, per questo riuscito esperimento sulla scia di quello ideato da Ridley Scott con il suo “Life in a Day”.
Vicentini, che dite: andiamo al cinema?

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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