13 Gennaio 2021 - 13.06

Zaia: “Oggi 13mo giorno di calo, ma non basta: la terza ondata è qui”

Zaia oggi da Mestre per i consueti aggiornamenti sulla situazione Covid:

“Non abbassiamo la guardia, è vero che sono 13 giorni di calo ma il cambio di rotta può avvenire in ogni istante, pensate alla Germania in lockdown da metà dicembre e ancora in picco nella pandemia, ma vedo anche regioni che hanno fatto restrizioni dove il contagio è ripreso. Nessuno è fuori pericolo, mi piacerebbe rassicurare i cittadini ma devo dire che l’unica cosa da non fare oggi è pensare che sia finita. E stiamo continuando a sequenziare il virus. Dobbiamo ringraziare i nostri uomini e donne della Sanità, sono una squadra di 60mila persone”.

“Esiste uno studio sulle dimissioni dei pazienti in terapia intensiva, noi abbiamo un dato degli ingressi e delle uscite, lo abbiamo anche per l’area non critica: si stanno invertendo le curve di ingressi e dimissioni, abbiamo meno carico di prima”.

“Credo che saremo in fascia arancione e “rischio elevato”, ma quello che conta è che i parametri e le valutazioni si basino su dati omogenei, uguali per tutte le regioni. Il vero dato concreto è l’ospedalizzazione, noi siamo i sesti come ospedalizzazione in Italia. Il paradosso è che i tanti tamponi ci puniscono, non abbiamo le restrizioni perché abbiamo tanti tamponi, da noi i pazienti vengono perché non respirano più e senza ospedale rischiano di morire. La terza ondata c’è ed è in corso, in ritardo rispetto all’Europa”.

“Non sono scandalizzato delle proteste delle attività produttive. E’ fondamentale dare i soldi a questi operatori che chiedono solo di tenere in vita le proprie aziende e pagare i lavoratori, sperando di ripartire. Protestare è un diritto di tutti, è inviolabile a patto che la protesta non si trasformi in contagio, e che il Governo invii subito questi ristori”.


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