26 Novembre 2020 - 12.52

Zaia: “Contagi in crescita, assembramenti colpevoli. Valle dell’Agno? Nessuna chiusura”

La conferenza di stampa di oggi:

DATI IN AUMENTO—-“Come vedete i dati, anche se poco, continuano a crescere ogni giorno. Stiamo gestendo l’emergenza senza grandi stravolgimenti, fatta eccezione per il coprifuoco e le limitazioni per bar e ristoranti. Il contagio c’è perché non facciamo attenzione agli assembramenti e al distanziamento sociale. Vedo continui assembramenti per il black friday, per una tv o un iPad. Non posso pensare di gestire la comunità a suon di ordinanze, mi rifiuto di andare oltre questo limite”.

MANCANO INFERMIERI—–“Gli infermieri degli ospedali possono prestare a 35 euro al giorno di prestare servizio all’interno delle case di riposo, che sono in estrema sofferenza. Abbiamo anziani isolati che non vedono più i parenti da mesi”.

SCI E RISTORI—–“Non abbiamo ancora nessuna notizia ufficiale, oggi alle 16 siamo al tavolo con i ministri per un confronto. Ma se si chiude si deve ristorare, evitando che gli altri aprano. Nell’arco alpino le regole devono essere le stesse per tutti, altrimenti facciamo la figura dei pirla in tutto il mondo”.

AURONZO—-“E’ stato predisposto lo screening alla popolazione dai 41 ai 75 anni ad Auronzo: domenica mattina dalla 9 alle 13 i cittadini possono andare per fare il tampone”.

VALLE DELL’AGNO—–Per quanto la valle dell’Agno, Zaia ha annunciato che nel pomeriggio è in programma un incontro con i sindaci della zona. “Ci sarà un confronto ma la situazione non prevede chiusure”.

SCUOLE—-Vale la pena rischiare di riaprire le scuole ora per un flash natalizio? Penso che sarebbe meglio riaprirle in maniera solida dopo l’epifania, chiaramente in base alla situazione dell’infezione”

DOMANI NUOVE ZONE—–“Domani, venerdì, è il giorno dei “cambi di colore”: con le nomination, sembra di essere al Grande Fratello. Noi abbiamo dati assolutamente solidi, compreso l’Rt, e la situazione sanitaria è sotto controllo. Attendiamo il verdetto del Governo. La pressione sugli ospedali c’è e i cittadini possono darci una mano non andando al pronto soccorso ma rivolgendosi al proprio medico di base. Ricordo che se fossimo in zona arancione i confini comunali sarebbero stati bloccati”


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