27 Aprile 2020 - 13.26

Zaia (arrabbiato) – Nuova ordinanza e chiederà al Governo cambiamenti assieme ad altri governatori

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Il presidente del Veneto Luca Zaia, dopo aver fornito l’aggiornamento epidemiologico quotidiano è passato alle considerazioni sui blocchi imposti e confermati per molti settori e per i cittadini dal premier Conte ed ha annunciato un’azione assieme agli altri governatori regionali per chiedere modifiche al dpcm. Ecco alcuni passi rilevanti della conferenza

“I dati epidemiologici -dice- dicono che il virus c’è ma l’approccio deve essere razionale. Si deve capire che il sacrificio si può fare ma non protrarre in questa maniera.

Ci siano delle regole si usino dispositivi, ci siano regole sul posto di lavoro ma si riparta.

Si può e si deve fare uno sforzo in più. Non ce l’ho con il comitato scientifico, non dico che non abbia ragione. Ma un purista pensa alla visione pura. Dobbiamo capire che esiste anche un equilibrio di vita ed esiste la sostenibilità per il cittadino.

Non possiamo diventare un grande laboratorio, delle cavie.

Come facciamo a dire a parrucchieri ed estetisti che forse apriranno il primo giugno? Bisogna fare in modo che si riparta. In Veneto manteniamo le nostre famiglie e il resto d’italia. Perché 150 miliardi di Pil sono una buona fetta di ricchezza. La nostra recessione è anche quella dell’Italia.

ORDINANZA – Mi hanno accusato di sconfinare, quando è il governo ad aver sconfinato e noi l’abbiamo accettato, accettando che il governo si faccia regista.

Visto che sconfino rispondo con praticità. Ho firmato una nuova ordinanza in vigore in parte dalle 18 di stasera e in parte dalle 6 di domani mattina per dare modo ai prefetti di coordinarsi con le forze dell’ordine. E’ consentito da stasera alle 18 lo spostamento individuale per attività motoria e attività in tutto il territorio comunale utilizzando distanziamento sociale. Si esce quindi di casa senza limitazione nel territorio comunale.

E’ consentito da domani mattina alle 6, ai residenti in regione, lo spostamento individuale per raggiungere seconde case o imbarcazioni per svolgimento di attività di manutenzione e riparazione (questo dalle 6 di domani mattina).

E’ ammessa la vendita di cibo d’asporto tramite veicolo, il take away in macchina. Davanti a uno sportello.

Dico ai cittadini che stiamo lavorando con i governatori e spero che il governo possa rivedere alcuni step, perché è fondamentale pensare all’equità oltre che alla salute.

I parrucchieri, barbieri ed estetisti (risponde ad una domanda in cui si citano i parrucchieri incatenatisi stamane a Padova) hanno ragione da vendere a quintali. Non è possibile pensare ad un’apertura e dire loro “a giugno”. Che presupposto giuridico c’è? La sola soluzione è rovesciare il ragionamento. Partiamo dal cittadino e ragioniamo su quello che serve per metterlo in sicurezza. Partiamo dal negozio e diciamo loro cosa serve per metterli in sicurezza e facciamoli partire.

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