22 Luglio 2016 - 12.35

VILLAGA – Omaggio a Shakespeare… tra i Berici

VILLAGA – Omaggio a Shakespeare… tra i Berici


“Non esiste un’arte che consenta di scoprire le costruzioni della mente nel volto di un uomo” ebbe da dire Shakespeare quattro secoli fa. Ispirandosi a questo motto che l’artista vicentino Antonio Gregolin, onora i quattro secoli che ci separano dalla morte del grande bardo inglese, con la personale mostra “The faces of Shakespeare“, le molte facce del genio del teatro elisabettiano, allestita dal 22 luglio fino al 5 agosto presso la sala espositiva di Villaga (Vi) con apertura serale, in occasione dei festeggiamenti paesani in onore di S. Anna. La nuova e originale esposizione dell’artista che “vive di emozioni di terra”, è una originale rilettura dei tanti volti e personaggi descritti da Shakespeare nelle sue commedie e tragedie. Più di venti miniature che Gregolin ha realizzato con una attenta ricerca di materiale e dettagli fisiognomici. Volti cesellati e realizzati con i materiali più disparati e naturali: licheni, sassi, ghiande foglie, minerali, ecc. I titoli delle sculture sono quelli di Oberon, Puck, Prospero, Titania, Amleto ecc. fino al volto stesso di Shakespeare realizzato con carta originale del 1600. “Shakespeare –spiega l’artista-, è sì uno dei massimi rappresentanti del teatro di tutti i tempi, ma è la fisiognomica dei suoi personaggi iniziata con il grottesco di Leonardo, fino al più moderno Ombroso, a creare la scena delle sue tragedie”. Da qui lo spunto alle forme suggerite dalle trame di Shakespeare. Così l’artista vicentino non rilegge ciò che è già stato scritto, ma reinterpreta: “Non sono opere letterarie le mie –afferma-, ma creazione sulle creazioni che si aprono al mistero che permea il linguaggio criptico dal bardo inglese, con le luci e ombre di cui siamo indissolubilmente composti”. Un mondo di facce, le stesse che nelle sculture di Gregolin, sembrano narrare le vicende scritte quattro secoli orsono. Un’esperienza sul limite di quel confine tra realtà e fantasia di cui fa tesoro il teatro shakespeariano, la mostra di Villaga: “Sottile linea che divide e unisce –conclude l’artista, che ha realizzato le sue opere già dieci anni fa, senza però mai esporle al pubblico-, così come sono le vicende raccontate negli oltre 37 temi teatrali del vate inglese. Sempre ad un passo dalla verità delle cose, ma aperte a soluzioni diverse. Shakespeare gioca con l’imprevedibilità. Quella della nostra vita, commedia o tragedia, nel teatro dell’esistenza. E queste piccole opere osservano il pubblico confrontandosi con esso. Interrogandosi!”.

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