VICENZA – Si impicca in carcere il presunto assassino di Zanè

VICENZA – Si è tolto la vita al carcere San Pio X di Vicenza Carlo Helt, il nomade 40enne che lo scorso giugno nel corso di un raid punitivo contro i fratelli Kari a Zanè avrebbe sparato a Davide Kari, uccidendolo.

La tragedia, scoperta nella serata di lunedì scorso, si sarebbe consumata attorno alle 20. L’uomo, di etnia sinta, aveva intrattenuto qualche ora prima un lungo colloquio con i suoi legali, dopo aver ricevuto la comunicazione della conclusione delle indagini preliminari, e aveva anche telefonato alla moglie, apparentemente sereno. Nulla lasciava presagire il tragico gesto, scoperto da un agente di controllo e, nonostante i tentativi di soccorso, niente si è potuto fare per salvare la vita ad Helt. Accanto all’uomo alcuni bigliettini dai quali si evince la sua volontà di essere sepolto a Rovereto e la disposizione della consegna di alcuni pochi effetti personali.

Helt era in carcere dallo fine dello scorso ottobre: dopo una lunga latitanza si era consegnato in carcere a Gorizia e a causa di alcuni problemi manifestati fin da subito, era stato assegnato ad una cella singola in quello che in gergo carcerario viene definito “circuito chiuso”.

L’accusa per l’uomo era proprio quella di aver premuto il grilletto quel tragico 23 giugno, gesto riconducibile ad un’offesa che i Kari avrebbero fatto agli Helt, insultando la memoria dei loro morti. Carlo Helt avrebbe quindi sparato – con accanto la madre Lucia, i fratelli Davide e Fulvio e il cognato Paradise Kari, fratello della vittima – secondo la ricostruzione operata dalle forze dell’ordine, colpendo a morte Davide Kari, 51 anni, e ferendo gravemente Vianello che però si salvò. I quattro complici vennero catturati, mentre Carlo Helt rimase latitante fino a quando non si costituì a Gorizia.