28 Febbraio 2017 - 12.53

VICENZA – Ricatto sessuale per due 32enni

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Ci risiamo. Tornano a colpire i truffatori del sesso online che a Vicenza trovano sempre terreno fertile. Sono due i vicentini che nei giorni scorsi sono caduti, o quasi, nella trappola. Entrambi di 32 anni.
Il primo ha conosciuto nella chat di incontri Lovoo una ragazza sensuale dal nome improbabile, Adeline Cappellutto. Dopo una conoscenza iniziale durata circa mezzora, i due sono passati al collegamento video tramite Skype. Il giovane, che ha presentato denuncia contro ignoti in questura per tentata truffa, ha raccontato che la sensuale Adeline ha iniziato a spogliarsi. Ha riferito inoltre che, mentre erano in collegamento video, non era attivato l’audio, un dettaglio che successivamente gli ha fatto capire di aver visualizzato il video registrato di una donna che si spogliava e che dall’altra parte, anziché Adeline Cappellutto vi potesse essere chiunque. Anche il vicentino ha iniziato a spogliarsi e dopo un po’ è scattato il ricatto. Adeline, dopo averlo registrato e avergli fatto vedere la registrazione, ha chiesto il pagamento di denaro altrimenti avrebbe inviato a tutti i suoi contatti facebook le immagini compromettenti di lui nudo e intento a masturbarsi. In questo caso il 32enne ha agito nel modo giusto. Ha chiuso la connessione e presentato denuncia, senza pagare alcunché.

All’altro vicentino, anch’egli 32enne, è andata peggio. Anche in questo caso l’incontro è avvenuto tramite la chat Lovoo. Ironia della sorte, la ragazza sensuale conosciuta si chiamava Daniela Trappolomo. Il giovane, in effetti, è caduto in trappola. Si è spogliato e masturbato e la sedicente ragazza ha chiesto 100 euro altrimenti avrebbe mandato foto e video a genitori ed amici. Preoccupato, ha subito provveduto a pagare tramite Western Union, indirizzando il denaro ad una certa Celine Dubois. Pensava di averla scampata ma dopo qualche ora è arrivata una seconda richiesta di altri 100 euro. Dopo aver nuovamente pagato il vicentino ha deciso di bloccare il profilo della donna, segnalarla a Facebook, e presentare denuncia in questura, non prima di aver scritto ai suoi contatti che potrebbe essere vittima di un ricatto.

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