20 Dicembre 2017 - 17.29

VICENZA – Proprietà intellettuale: 2.500 richieste l’anno

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Sono numeri importanti quelli fatti registrare nel corso del 2017 dallo Sportello Pat Lib del Centro Produttività Veneto, il servizio che fornisce un’assistenza a 360 gradi per quanto riguarda la registrazione di marchi e brevetti, ma anche per ricerche specialistiche sulle nuove tecnologie sviluppate a livello internazionale negli ambiti di interesse delle aziende. Più in dettaglio, negli ultimi dodici mesi sono stati oltre 2.500 i contatti registrati allo Sportello per richieste di informazione e assistenza, mentre sono stati circa 490 i partecipanti ai convegni e seminari organizzati durante l’anno sui temi dell’innovazione e della proprietà intellettuale. Per quanto riguarda la consulenza vera e propria, 56 sono stati gli utenti assisti per la ricerca di nuovi marchi, mentre 50 sono stati quelli che tramite il CPV hanno fatto ricerche per nuovi brevetti. Approfondendo ulteriormente l’analisi, emerge come l’ambito di riferimento per le registrazioni continui a rimanere prevalentemente l’Italia, soprattutto nel caso dei marchi: il 59% è relativo ai confini nazionali, solo il 40% guarda fin da subito al mercato europeo e una percentuale estremamente ridotta ha effettuato una registrazione a livello internazionale (solo l’1% dei marchi). I settori di riferimento, invece, coprono tutti i principali ambiti produttivi dell’economia provinciale, a conferma di una propensione all’innovazione piuttosto trasversale, con un andamento però piuttosto diversificato tra marchi e brevetti. Per quanto riguarda i primi, spiccano l’abbigliamento e pelletteria da una parte e l’arredamento dall’altra (complessivamente coprono il 40% delle richieste); seguono a pari merito con il 20% la gioielleria e la meccanica e utensileria, mentre il 10% delle richieste riguarda il mondo dell’elettronica; infine vi sono le richieste provenienti da altri settori ancora, come complessivamente coprono il restante 10%. Per quanto riguarda la registrazione di nuovi brevetti, invece, a fare la parte del leone è la meccanica e utensileria, che da sola copre circa il 70%; a seguire l’elettronica e meccanica di alta precisione (10%), l’arredo e i complementi di arredo (10%) e tutti gli altri settori, con il rimanente 10%. «L’innovazione – sottolinea Antonio Girardi, Direttore del Centro Produttività Veneto – mai come oggi è una leva strategica per la competitività delle aziende, e anche a seguito del Piano Industria 4.0 va detto che c’è una rinnovata attenzione su questo tema da parte delle aziende. Quello che spesso manca, e sul quale cerchiamo di fornire un supporto e un valore aggiunto alle imprese, è la capacità di orientare in modo strategico tale innovazione, perchè non basta investire genericamente in questo ambito, ma occorre orientare le proprie risorse finanziare in modo efficace e mirato, alla luce di tutte le informazioni di mercato possibili. Il rischio, altrimenti, è quello di sprecare risorse e perdere opportunità di competitività: basti pensare che secondo una recente statistica l’80% dei brevetti europei registrati risulta di scarsa rilevanza economica e solo il 15% pareggia le spese di sviluppo e registrazione». Rientra proprio in questa strategia di fornire servizi a elevato valore aggiunto e sempre più su misura la newsletter BIEX dello sportello Pat Lib, che consente di ricevere mensilmente una e-mail contenente preziose informazioni brevettuali sulle novità tecnologiche riguardanti prodotti e processi di produzione con riferimento ai settori tecnologici di appartenenza e ai loro specifici bisogni. Effettuare un monitoraggio brevettuale è infatti essenziale per evitare di sprecare consistenti investimenti in ricerca e sviluppo per invenzioni che sono già state inventate, ma anche per trovare soluzioni a problemi tecnici, rimanere aggiornati sugli sviluppi tecnologici del settore di interesse e sulle strategie di innovazione dei concorrenti, nonché evitare di infrangere i brevetti di altre aziende. Parallelamente, la Fondazione Centro Produttività Veneto è uno dei non molti soggetti in Italia che può disporre di un software di ultima generazione per la ricerca ad alto contenuto tecnologico, IHS Goldfire. Basato sulla metodologia di ricerca di tipo semantico, si tratta di un programma informatico avanzato che ha come obiettivo quello di favorire l’individuazione di soluzioni inventive a problemi tecnici di produzione o di prodotto. Il database, dopo essere stato interrogato tramite una query, è in grado di estendere la ricerca a decine di riviste scientifiche, articoli di giornale, testi di ingegneria e documenti di altro tipo (incluse le direttive governative o internazionali), così da fornire i risultati più dettagliati, completi e aggiornati.

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