5 Dicembre 2016 - 16.47

VICENZA – L’esultanza del “NO!” vicentino

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Effettivamente gli exit poll della notte del referendum ci avevano azzeccato: il “No” vince nettamente sul “Sì” con uno scarto che sfiora i 20 punti percentuali. E con il referendum finisce il governo Renzi che da’ le dimissioni riconoscendo agli avversari – per dirlo con le sue stesse parole – “oneri ed onori”. Vicenza, tra l’altro città italiana con la percentuale di affluenza alle urne tra le più alte del Paese, non fa eccezione. Riportiamo di seguito le dichiarazioni di chi il “No!” l’ha sostenuto fin dall’inizio. In ordine: Luca Zaia –  Presidente Regione Veneto, Elena Donazzan – assessore regionale di Forza Italia, Giorgio Conte – Comitato NO Vicenza, Mara Bizzotto – Europarlamentare della Lega Nord, Matteo Celebron – segretario cittadino della Lega Nord.

  • Luca Zaia – Presidente Regione Veneto

“LE REGALIE ELETTORALI NON SONO SERVITE A NULLA: IL VENETO DICE NO! A RENZI”

Su facebook il Presidente Zaia scrive in merito al risultato del referendum : “È stato un risultato strepitoso. Vista la straordinaria partecipazione degli elettori, una nuova, grande lezione di democrazia è venuta dal Veneto. È la fine del “Grande fratello”, i cittadini dimostrano autonomia nell’ascoltare e poi decidere”.
“La grande affluenza e il risultato sono la dimostrazione che la stabilità tanto decantata i cittadini la considerano tale soltanto se passerà attraverso una vera tornata elettorale con le annunciate dimissioni di Renzi e il voto si avrà finalmente un governo democraticamente eletto, ovvero un Presidente del Consiglio eletto e non nominato, come non accade in questo Paese dal maggio 2008. Visto il risultato del Veneto, è inoltre di tutta evidenza che le visite di Renzi e le regalìe preelettorali non sono servite a nulla, ancora meno sono serviti i patrocìni del mondo associativo che porta a casa una sonora bocciatura proprio dal suo popolo, dai suoi associati. Renzi si è dimesso e Mattarella può solo sciogliere le Camere la partita della leadership del centro destra si identificherà con le primarie come è giusto che sia perché è giusto che decidano i cittadini”.

  • Elena Donazzan – Assessore regionale del Veneto di Forza Italia

“ORA LEGGE ELETTORALE E POI AL VOTO. CENTRODESTRA UNITO PER PROPOSTA DI GOVERNO SUL MODELLO VENETO”.

“Nei mesi di intensa e capillare campagna elettorale, iniziata la scorso 28 giugno con la nascita del nostro Comitato per il No, insieme all’amico Giorgio Conte abbiamo organizzato oltre cinquanta incontri sul territorio in cui abbiamo spiegato ai cittadini che il Veneto avrebbe perso autonomia con le nuove norme costituzionali e siamo stati in grado di far capire loro che quelle norme avrebbero inciso in modo significativo sulla nostra vita. Non solo: quello che i veneti hanno espresso, e gli italiani più in generale, è anche un voto politico contro le misure del governo Renzi, incapace di dare risposte concrete alle esigenze del popolo italiano. Un altro fatto è emerso inoltre da questa consultazione referendaria: che spocchia e arroganza, mostrate da Renzi, dalla Boschi, e dai loro accoliti in molteplici situazioni, non pagano mai. Ora è necessario promulgare subito una nuova legge elettorale per tornare al più presto al voto. Gli italiani, che ieri hanno dato grande dimostrazione di quanto desiderino essere popolo sovrano, hanno il diritto di eleggere il proprio governo, dopo troppo anni di ‘governicchi’ che hanno fatto più danni che altro. In questo quadro il centrodestra deve riorganizzarsi e compattarsi, per esprimere una credibile proposta di governo, magari copiando il virtuoso ed efficiente modello veneto”. Così afferma in una nota l’assessore regionale del Veneto di Forza Italia, Elena Donazzan, commentando l’esito del referendum costituzionale che ha evidenziato una vittoria schiacciante del ‘No’.

“È ORA DI RIPARTIRE”

È terminata, come molti non immaginavano nemmeno, una campagna referendaria opaca, sleale, a tratti persino disgustosa. Anche in Italia, dopo l’esperienza inglese e americana, i grandi mezzi di comunicazione non hanno compreso ciò che stava avvenendo, non hanno interpretato il comune sentire degli italiani che avrebbero respinto una riforma pasticciata imposta da una maggioranza politica anomala. Le ingerenze internazionali si sono dimostrate più dannose che inutili ed oltre alle dimissioni di Renzi sarebbero opportune anche quelle dei vertici di alcune associazioni (da Confindustria a Coldiretti) asservite in modo indecoroso all’oramai ex Premier. Gli italiani hanno dimostrato, ancora una volta, di essere liberi e forti. Il centrodestra, che in questa fase ha ritrovato la sua unità, deve invece lavorare ad una seria proposta di governo fatta di poche ma chiare priorità. Accanto ad esse, la previsione di una nuova Assemblea Costituente che potrà finalmente lavorare ad una riforma costituzionale largamente condivisa. Il Comitato per il NO di Vicenza, che ho voluto con Elena Donazzan, può ritenersi soddisfatto. La grande affluenza vicentina e la vittoria del NO sono motivi di grande orgoglio perché il risultato di un forte impegno, lungo oltre tre mesi, rappresentato da oltre 50 incontri e confronti pubblici.

 

  • Mara Bizzotto – Europarlamentare della Lega Nord

“GAME OVER, RENZI A CASA, SI TORNI A VOTARE IL PRIMA POSSIBILE! IL TRIONFO DEL NO E’ UNA PICCONATA AI POTERI FORTI CHE A ROMA E A BRUXELLES HANNO CREATO IL “MOSTRO” RENZI”

“Game over, Renzi a casa, si torni a votare il più velocemente possibile: questo è il messaggio della straordinaria valanga di NO con cui i cittadini italiani hanno seppellito per sempre la fallimentare esperienza del Governo dei Renzi, degli Alfano, dei Verdini, e del regista di tutti i governicchi degli ultimi anni: Giorgio Napolitano. Il voto del popolo è stato chiarissimo e rappresenta una picconata all’establishment e a quei poteri forti che, a Roma e a Bruxelles, hanno creato il “mostro” Renzi e che tanti danni hanno fatto al nostro Paese in questi anni”. Lo dichiara l’europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, dopo la netta vittoria del NO al referendum costituzionale. “Dopo questo nettissimo pronunciamento popolare contro Renzi, si vada a votare il prima possibile – conclude l’eurodeputata leghista Mara Bizzotto – Dopo ben 3 governi (Monti, Letta e Renzi) imposti dalla UE e non eletti dal popolo, i cittadini italiani hanno il sacrosanto diritto di votare subito un nuovo Governo e un nuovo Presidente del Consiglio”

 

  • Matteo Celebron, segretario cittadino della Lega Nord

“REFERENDUM, CELEBRON: ANCHE A VICENZA BOCCIATE LE POLITICHE DI RENZI”
“Il risultato di questo referendum, anche a Vicenza, boccia le maldestre politiche del Governo Renzi. Ad una riforma Costituzionale scritta male, va aggiunto un totale immobilismo sul tema del risparmio e una riforma del mercato del lavoro che precarizza sempre più”. Lo afferma Matteo Celebron, segretario cittadino della Lega Nord, che commenta così il risultato sul referendum costituzionale.
“Con questo voto – afferma Celebron – il popolo non solo ha bocciato la riforma costituzionale, ma di fatto ha mandato un segnale alle politiche attuate in questi anni dal Governo Renzi. I reali problemi dei cittadini sono stati dimenticati, mentre il Premier continuava a raccontare un’Italia che non esisteva”.
“Oltre a tematiche importanti quali sicurezza ed immigrazione – continua il segretario del carroccio – qui da noi a pesare è stata l’inerzia dell’esecutivo Renzi in materia di risparmio e lavoro, con gli azionisti delle due popolari venete truffati ed inascoltati. Un’inevitabile bocciatura anche per il Partito Democratico vicentino e per Achille Variati, plenipotenziario sindaco e presidente di Provincia”.
“Ora inizia un nuovo cammino – conclude Celebron – che ci vedrà in prima linea soprattutto per il referendum sull’autonomia del Veneto che si terrà la primavera prossima. E’ arrivato il momento, dopo aver mandato a casa Renzi, di inviare un segnale forte a Roma per quello che sarà un momento storico per il popolo veneto”.

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