30 Novembre 2018 - 12.12

VICENZA – Le carte di Sebastiano Rumor in Bertoliana

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Sono ora a disposizione degli studiosi, dopo il lavoro di riordino e inventariazione realizzato dal personale della Biblioteca Bertoliana, le carte private e di lavoro di Sebastiano Rumor, donate al Museo civico di Vicenza dalla famiglia Rumor nel 2003 e ora depositate nella civica vicentina per il lavoro di informatizzazione. Si tratta di documentazione di eccezionale interesse, in virtù oltre che del contenuto intrinseco anche della notevole varietà e tipologia che la rendono una vera miniera da esplorare. La figura del sacerdote e storico vicentino potrà ora essere meglio inquadrata alla luce anche del suo prezioso archivio personale costituito prevalentemente da lettere e carte di lavoro (bozze, stesure varie, appunti).

Il Presidente della Biblioteca Bertoliana Chiara Visentin si dice soddisfatta dell’obiettivo: “un lavoro che è stato possibile grazie alla collaborazione tra le istituzioni culturali delle città, Museo civico e Biblioteca, che hanno unito le proprie competenze, affidando agli archivisti della Bertoliana la messa a punto del progetto di inventariazione, per fornire lo strumento per approfondire la figura di questo illustre concittadino, amico e confidente di Antonio Fogazzaro. Auspico un sempre maggiore coordinamento e coinvolgimento tra i maggiori presidi culturali della città per agire congiuntamente al fine di arrivare ad altri risultati di grande spessore come questo“.

Divenuto prima vice-bibliotecario della Bertoliana nel 1890 e poi bibliotecario nel 1925 in sostituzione di Domenico Bortolan, Sebastiano Rumor fu un attivissimo rappresentante del panorama culturale vicentino a cavallo fra XIX e XX secolo: discepolo di Giacomo Zanella, amico e confidente di Fedele Lampertico, Paolo Lioy e Antonio Fogazzaro (di cui raccolse e ordinò il vasto e prezioso materiale bibliografico e d’archivio ora conservato in Bertoliana) egli mise insieme una mole notevole di materiale documentario, conseguenza dell’operosità instancabile di ricercatore e storico nonché dei rapporti privilegiati con varie personalità del mondo culturale nazionale e internazionale intrattenuti nel corso della sua attività di studioso e di bibliotecario. Fra la documentazione si segnala la presenza di lettere e manoscritti di Fogazzaro, Lampertico, Zanella ma anche di Badoglio, Cadorna, Pecori Giraldi, Arrigo Boito, Carducci, Luigi Einaudi e dei futuri papi Pio X e Giovanni XXIII. Copiosa, all’interno della sezione carteggi, la documentazione che attesta la frequentazione da parte di Rumor delle più note famiglie aristocratiche e borghesi dell’epoca, nonché della sua attività di storico, bibliografo e studioso di araldica. Non mancano, infine, testimonianze d’archivio sulla famiglia Rumor e sulla loro azienda tipografica ma anche un rilevante apparato fotografico e una curiosa raccolta di santini ed epigrafi

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