13 Ottobre 2016 - 9.00

VICENZA – Gli Stati della Mente, un festival interattivo per riflettere sulla salute mentale

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VICENZA – Al via la prima edizione del festival di arte e cultura, “Gli Stati della Mente”, realizzato da Petra Cason per Laboratorio Arka Associazione Culturale, in collaborazione con il Comune di Vicenza, Assessorato alla Crescita, con l’adesione del Dipartimento di Salute Mentale di Vicenza, il patrocinio dell’ Ulss 6, della Provincia di Vicenza e il sostegno della Cassa di Risparmio del Veneto.

Con un calendario di quasi 30 eventi tra mostre, spettacoli teatrali/performance, laboratori, e dialoghi, il Festival ha il duplice obiettivo di restituire valore e profondità agli esiti della riforma Basaglia e della chiusura degli ospedali psichiatrici italiani, e allo stesso tempo di creare una serie di appuntamenti interdisciplinari e interattivi per parlare di salute e disagio mentale attraverso l’arte, la danza, il teatro e il dibattito.

“Da un’idea iniziale di una mostra dedicata agli ex ospedali psichiatrici giudiziari è nato un grande contenitore di iniziative che coinvolgerà la città per i prossimi tre weekend” ha dichiarato la curatrice della rassegna, Petra Cason. “Il Festival è stato progettato per coinvolgere non solo i frequentatori del circuito dell’arte e il pubblico già sensibile ai temi della salute mentale, ma anche un pubblico trasversale che si avvicina a queste tematiche con il bisogno di capire e magari di mettersi in gioco.”

Alla conferenza stampa è intervenuto il Vicesindaco di Vicenza e Assessore alla Crescita, Jacopo Bulgarini d’Elci il quale ha definito il Festival come “il frutto di un lungo e intenso lavoro collaborativo tra istituzioni, realtà locali e artisti. Il risultato è una manifestazione davvero ricca di spunti ed iniziative che si propone non solo di parlare di salute mentale, ma soprattutto di coinvolgere e stimolare i cittadini per superare uno dei grande tabù della nostra epoca.”

In veste di partner organizzatore del festival, il dott. Andrea Danieli, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Ulss n. 6 Vicenza, ha insistito sulla necessità di andare oltre il pregiudizio attraverso iniziative che escano dagli ambiti strettamente istituzionali. “Il Festival riflette il e sul cambiamento della cultura psichiatrica dai tempi dell’Ospedale Psichiatrico alla realtà attuale dei Dipartimenti di Salute Mentale. Ora è una cultura centrata sulla persona malata più che sulla malattia. E’ anche una cultura del territorio, della valorizzazione delle risorse, della multidisciplinarità, degli interventi riabilitativi che stimolano il fare e il partecipare, anche attraverso l’arte, la danza e il teatro”.

Sarà proprio il territorio a fare da protagonista durante tutto il Festival, ospitando i vari appuntamenti in quasi 20 location a Vicenza e a Santorso, tra teatri, musei, gallerie d’arte, ma anche cooperative, day hospital, parchi e piazze, stamperie d’arte e musei. Tra i luoghi di incontro più istituzionali, Palazzo Cordellina ospiterà la suggestiva mostra fotografica “I luoghi dell’abbandono” dedicata a sette ex ospedali psichiatrici italiani. A questo proposito il direttore della Biblioteca Civica Bertoliana, Giorgio Lotto, ha sottolineato come il Festival offra un’occasione per rivivere quello spirito di cura e attenzione nei confronti dell’animo umano voluto dai fondatori della stessa Bertoliana che, proprio sulla facciata dell’edificio, riporta la locuzione greca Psychēs iatreion, ovvero “Ospedale dell’anima”.

Il dialogo tra cura e arte è anche il punto di partenza che ha stimolato le opere della mostra collettiva “Blooming Buzzing Confusion” che si terrà presso la galleria d’arte Cantiere Barche 14. “La mostra sottolinea il potenziale positivo della confusione che può emergere dal disagio, privilegiando la lente della poesia” ha dichiarato la curatrice Silvia Petronici “Il percorso delle opere esposte non passa dalla rimozione del dolore ma esprime piuttosto un tentativo di illuminare il varco che dalla ferita può condurre a una nuova scoperta di sé e alla guarigione”.

Le attività del primo fine settimana avranno inizio venerdì 14 ottobre alle 15 con l’apertura dell’InfoPoint del Festival, presso il Salone degli Zavatteri della Basilica Palladiana.

Alle 18, le autorità cittadine e gli organizzatori del Festival daranno ufficialmente il via alle attività della manifestazione dalla Loggia del Capitaniato in Piazza dei Signori. Saranno presenti il vice-Sindaco Jacopo Bulgarini d’Elci, la curatrice del festival Petra Cason e il dott. Andrea Danieli, direttore del Dipartimento di Salute Mentale Ulss n. 6 Vicenza.

Per l’apertura sfilerà un corteo simbolico in cui i protagonisti del Festival, i rappresentanti delle numerose realtà aderenti alla manifestazione e i partner de “Gli Stati della Mente”, accompagneranno l’emblematica opera scultorea “Marco Cavallo”, realizzata negli anni Settanta dal laboratorio collettivo capitanato da Franco Basaglia. Per l’occasione, l’inconfondibile destriero azzurro di legno e cartapesta farà la sua comparsa nel centro storico cittadino, attraversando la via che da Palazzo Trissino “casa del Comune” giunge alla loggia del Capitaniato, come simbolo anti-ideologico della dignità universale di chi affronta il dolore della malattia mentale.

Seguirà l’inaugurazione alle tre mostre “I luoghi dell’abbandono”, “OPG/Gli internauti” e “Blooming Buzzing Confusion” e il primo spettacolo teatrale del Festival intitolato “Alla fine arriva sempre l’estate” al Teatro di Bertesina.

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