20 Giugno 2018 - 9.48

VICENZA – Forza Nuova: “Censimento Rom subito in città e provincia”

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“Si proceda a censire i rom presenti nei campi cittadini e in provincia”. Inizia così il comunicato diramato in queste ore da Forza Nuova Vicenza.

“Nulla di razzista, nulla di xenofobo”, spiegano nella nota. “Si tratta solo di far rispettare delle regole comunitarie a cui tutti devono sottostare. Quando siamo nati, i nostri genitori furono costretti dallo Stato a fare una cosa di un fascismo allucinante: hanno dovuto schedarci. Sì signori, lo Stato ci ha dato un codice fiscale, tipico strumento nazista per schedare le persone. Ma non è finita, siamo stati obbligati, ogni qualvolta cambiavamo residenza, a denunciare quella nuova. Vi rendete conto? Ogni volta che abbiamo cambiato casa, taaac abbiamo dovuto subito comunicare l’indirizzo della nuova residenza. Per non parlare del certificato di proprietà dell’auto di famiglia e dei controlli fiscali in caso di auto di lusso! I nostri genitori hanno dovuto iscriverci a scuola anche, pena la denuncia per evasione dell’obbligo scolastico. Che scandalo! Ci chiediamo a questo punto come mai i paladini della sinistra non ci abbiano mai difeso da questo schifo fascista come adesso, invece, fanno con i ROM. Hanno sempre lasciato che lo Stato ci schedasse e tenesse i nostri dati personali e sulla residenza senza opporsi, ma se questa è una pratica fascista perché non si sono opposti anche quando è stato fatto a noi?”

La segreteria provinciale replica poi alle critiche piovute sul ministro Matteo Salvini: “siamo tutti schedati su base etnica perchè nelle statistiche è inserito il luogo di nascita e la nazionalità. Crediamo sia giusto che venga messo ordine e che soprattutto siano rispettati i diritti dei bambini. Troppo spesso infatti assistiamo ad una discriminazione al contrario tramite la quale, ravvisando l’etnia rom, spesso i giudici non permettono l’affidamento dei figli ai servizi sociali, riconoscendo in certi comportamenti (vedi anche il furto) un comportamento integrante della loro cultura. Respingiamo dunque al mittente le solite accuse di razzismo. Crediamo sia giunto il momento di censire i rom che stanziano in città e provincia, non per una questione ideologia, ma per una questione di principio di legalità, trasparenza, logiche sanitarie, fiscali e tutela dei minori.”

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