VICENZA – Fine dell’incubo, preso l’imbrattatore notturno di negozi

Giorgio Paja, titolare del bar “Al Canton” esulta: “Una liberazione, non dormivo più la notte. L’ho atteso e per un’ora finché non l’ho visto”

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Da almeno tre mesi era diventato l’incubo di molti negozi situati in prossimità della rotatoria fra viale Mazzini, viale d’Alviano e viale Trento. Agiva di notte e imbrattava con vernice bianca e nera vetrine, ingressi, marciapiedi e fioriere causando danni e obbligando i negozianti a pulire per ore. In un’occasione è stato necessario l’intervento del personale AMCPS per rimuovere la vernice. Esasperato, Giorgio Paja, titolare del bar ‘Al Canton’ prospiciente la rotatoria di viale Mazzini, ha deciso di installare una telecamera mentre gli altri negozianti hanno tenuto le antenne diritte nel tentativo di sorprenderlo.
Finalmente l’imbrattatore ha un’identità ed è stato denunciato per deturpamento e imbrattamento per cose altrui. Si tratta di un vicentino di 69 anni (iniziali A.B.) ex guardia giurata.
Nella notte fra giovedì e venerdì i sospetti si sono addensati sull’uomo perché un negoziante l’aveva quasi riconosciuto. Poi, nella notte fra venerdì e sabato la telecamera lo ha ripreso e si è capito chi era dal modo di camminare, un po’ barcollante. Infine Giorgio Paja ha deciso di appostarsi sabato notte in zona assieme al figlio. Dalle 2 è rimasto in automobile finché non lo ha visto arrivare (alle 3.40) e ha chiamato la polizia. A.B. è stato fermato in viale Trento.
Il responsabile degli imbrattamenti aveva ancora in mano un sacchetto contenente un vasetto aperto di vernice nera. Agli agenti ha confessato candidamente di essere il colpevole. E’ stato collaborativo e si è offerto di risarcire i danni agli esercenti colpiti. Non ha però spiegato le motivazioni del suo gesto. Increduli e arrabbiati i commercianti sotto i portici. L’anziano imbrattatore è un loro cliente assiduo ed è pure cliente del bar. Come unica giustificazione ha riferito di perdere la testa ogni tanto. “Non ha perso la testa per individuare i suoi obiettivi” ci dice Giorgio Paja, che ora assieme agli altri lo denuncerà.
Paolo Usinabia

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