19 Agosto 2017 - 11.20

VICENZA- Dalla Negra (FI): “Chiudete il bocciodromo!”

Chiudere il bocciodromo di Vicenza! Michele Dalla Negra, consigliere comunale del gruppo consiliare di Forza Italia, non ha dubbi. “Parto da alcune premesse-scrive in una interrogazione al sindaco- Tre giorni fa un 18enne moldavo è stato “pestato a sangue dai bulli, svenuto dopo le botte, con una mandibola rotta, operato al San Bortolo con prognosi medica di almeno 30 giorni”; che tale brutale aggressione è stata provocata dal futile motivo della caduta accidentale di una bicicletta e della conseguente rottura del contachilometri; i tre aggressori, due identificati dalle Forze dell’Ordine in un 14 enne ucraino e in un 19enne rumeno, dopo aver brutalmente aggredito il loro coetaneo, gli hanno financo rubato la bicicletta e che i due presunti aggressori sono stati rintracciati, sempre secondo la notizia di stampa, all’interno del bocciodromo di via Rossi. Nel mese di marzo 2017, i media locali pubblicavano la notizia che la Digos di Vicenza, in relazione all’irruzione di attivisti dei Centri Sociali all’interno della Miteni SpA, aveva identificato 14 attivisti dei centri sociali Bocciodromo di Vicenza, Arcadia di Schio e Pedro di Padova che ora dovranno rispondere dei reati di violenza privata, violazione di domicilio, imbrattamento e manifestazione senza preavviso. Lo scorso aprile come riportato sempre dai media locali, la Digos di Vicenza deferiva all’Autorità Giudiziaria sette attivisti del locale C.S. Bocciodromo di Vicenza, per i reati di cui all’art. 633 c.p. (invasione di terreni e/o edifici) e art. 610 c.p. (violenza privata) in merito ai fatti verificatisi nel cantiere edilizio di Borgo Berga specificando che si “trattava di persone da tempo conosciute alla Digos per il loro attivismo in movimenti antagonisti del Veneto, molti dei quali più volte deferiti all’autorità giudiziaria per reati commessi in occasione di pubbliche manifestazioni” (TVIWeb)”.

Secondo Dalla Negra l’irruzione alla Miteni e al cantiere di Borgo Berga, così come l’aggressione al giovane moldavo, sono solo alcuni dei numerosi episodi che hanno visti protagonisti soggetti a vario titolo riconducibili al centro sociale “Bocciodormo” di Vicenza: “Tra gli aggiudicatari della gestione di tale struttura comunale risulterebbe anche una non meglio identificata associazione “Pensionati per la pace” (vedasi comunicato stampa Comune di Vicenza dd. 28/4/2010) il cui concetto di pace e rispetto per le opinioni azltrui sembrerebbe decisamente diverso rispetto al comune sentire.. Poiché l’allora assessore della Giunta Variati, Pierangelo Cangini, aveva dichiarato con grande squillo di trombe che “abbiamo previsto rigidi i vincoli su orari e decibel”, vorrei sapere se questa Amministrazione non ritiene, considerati gli episodi di violenza ben noti a tutti, che i “decibel” della tolleranza siano stati da troppo tempo superati. Vorrei anche sapere se Variati intende procedere, considerati i frequenti episodi di vera e propria illegalità autori dei quali sono stato indicati soggetti a vario titolo riconducibili al Centro Sociale Bocciodromo, alla revoca della concessione sottranedo così un edificio di proprietà comunale alla esclusiva gestione di chi intende il rispetto, il confronto, la Democrazia, a senso unico e quali sono le associazioni che attualmente gestiscono il Centro Sociale, chi sono i rappresentanti legali, dove hanno sede, quali sono gli statuti di cui si sono dotati”.

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