9 Ottobre 2018 - 17.23

VICENZA – Contributi e riconoscimenti al Teatro Comunale

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IMPORTANTI RICONOSCIMENTI (E CONTRIBUTI) ALLA FONDAZONE TEATRO COMUNALE CITTA’ DI VICENZA

Sono numerosi e sempre più importanti i riconoscimenti che la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza riceve per le sue attività caratteristiche (organizzazione e promozione di spettacolo dal vivo) e formative (educational in favore delle nuove generazioni di artisti, formazione e coinvolgimento di nuovi pubblici). Fa parte della prima categoria l’importante decreto del Ministero per i beni e le attività culturali che ha assegnato alla Fondazione un contributo annuale del FUS di oltre 50.000 euro per la Rassegna di danza. Così l’arte coreutica, da sempre fiore all’occhiello nella programmazione del TCVI, viene riconosciuta a livello ministeriale per il triennio 2018-2020 come un’eccellenza nel panorama nazionale. Il decreto del 26 luglio u.s. (pubblicato anche in Gazzetta Ufficiale e disponibile sul sito del Ministero http://www.spettacolodalvivo.beniculturali.it/) è un’attestazione particolarmente importante sul lavoro fatto in questi anni dalla Fondazione per la danza, perché se da un lato assicura per i prossimi 3 anni un apporto di risorse significativo (per il 2018 il contributo sarà di 53.824 euro, praticamente il più corposo della voce Rassegne dell’Art. 29 del Decreto, Fondazione TCVI al top insieme alla genovese Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, la differenza è di appena 59 euro), dall’altro premia la validità del progetto artistico intrapreso. È stato molto alto infatti, il punteggio complessivo assegnato alla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, il secondo assoluto del cluster Rassegne, un ottimo 76,80, risultato di tutto rispetto visto che la Fondazione presentava per la prima volta la richiesta al Ministero. Valore dimensionale, qualità artistica, qualità indicizzata (le giornate lavorative degli artisti under 35) e dimensione quantitativa (il numero degli spettacoli 26 titoli con 28 recite) della rassegna sono stati i valori presi in esame e indicizzati con un punteggio, ragguardevole per la Fondazione TCVI, seconda solo alla Fondazione del Teatro Grande di Brescia. Blasonati i competitor per l’assegnazione delle risorse previste dall’Art. 29 (Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni, l’altra presenza veneta): Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona, Teatro Stabile dell’Umbria, Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Teatro Comunale di Modena, solo per citare alcuni dei 14 richiedenti del settore specifico.
È sicuramente un ottimo inizio per la Fondazione TCVI che per la prima volta si affaccia con i suoi progetti artistici di danza all’agone della richiesta dei fondi FUS, ottenendoli e ricevendo anche un’attestazione notevole sul valore del progetto artistico complessivo. “E’ una grandissima soddisfazione – afferma Pier Giacomo Cirella, Segretario Generale della Fondazione TCVI – che vede riconosciuto e premiato il lavoro fatto in questi anni, ma anche valorizzato lo sforzo dei percorsi innovativi e trasversali messi in campo con la prima edizione del Festival Danza in Rete Vicenza – Schio”.

Di altro tenore, ma ugualmente importanti per le ricadute sul territorio, i contributi della Regione del Veneto (Decreto Giunta Regionale n. 384 del 6 settembre) per le Residenze Artistiche: un importo di 28.000 euro per un innovativo progetto multidisciplinare – titolo “We Art 3” – che ha ottenuto il massimo punteggio (58 punti) nella valutazione (Comune di Bassano del Grappa, Associazione Teatro del Lemming, Arteven, gli altri soggetti richiedenti); e anche questo è un riconoscimento ministeriale, in quanto si tratta di fondi FUS, articolo 43 del Decreto 27 luglio 2017, per azioni realizzate in accordo con le Regioni per interventi a sostegno delle residenze artistiche quali esperienze di rinnovamento dei processi creativi, della mobilità artistica e del confronto professionale.

È consolidata per il TCVI ormai la buona prassi delle residenze artistiche che, a partire dal 2014, ha sempre ospitato artisti, legati al territorio o conosciuti a livello nazionale, sostenendoli nella elaborazione di nuove creazioni artistiche; i professionisti ospitati, che dopo aver lavorato al Comunale hanno presentato al pubblico le restituzioni delle loro opere embrionali, hanno mantenuto un rapporto privilegiato con il TCVI, tanto da divenire nel tempo protagonisti della rassegna di Danza al Ridotto, del Festival Danza in Rete o ideatori e relatori di progetti collaterali, volti ad aumentare la consapevolezza del pubblico.

Il nuovo progetto artistico presentato (e premiato) nel bando regionale “Residenze Artisti nel Territorio” è un innovativo programma triennale multidisciplinare che prevede una serie di attività (per gli artisti, per il pubblico, per gli addetti ai lavori) anche nuove e diverse rispetto alla residenza “tradizionale”. “We Art 3” sarà un’esperienza artistica dove si incontreranno generi di diversa natura, come la danza, il teatro e il teatro-circo e vedrà protagonisti, come artisti residenti, l’attrice (vicentina di origine) Giuliana Musso, il danzatore e coreografo parmense Daniele Albanese, i giocolieri internazionali del gruppo Los Putos Makinas (LPM), creato dopo la comune frequentazione del Centre des Arts du Cirque e già presente sui palcoscenici di numerosi paesi europei. Il programma dettagliato delle attività e i momenti di interazione con il pubblico (restituzioni, sharing, audience development, audience engagement) del progetto triennale, che si concluderà nell’autunno 2020, è attualmente in fase di definizione. Per attivare questo progetto molte esperienze saranno condivise con le reti e i partner che collaborano, a diversi livelli, con il TCVI: Anticorpi XL, Collaboration XL, Residance XL, Prove d’autore XL, Danza Urbana XL, per la danza, Teatri Vi.Vi. e VivoTeatro come reti locali; Fondazione Teatro Civico di Schio e La Piccionaia centro di produzione come partner-organismi di sistema; OperaEstate Festival Veneto, Associazione culturale Arboreto, C.l.a.p.s. – Spettacolo dal vivo, come partner operativi per i progetti di residenza. We Art 3 nasce sul modello delle grandi residenze nazionali ed internazionali offrendo a tre distinti artisti e compagnie l’opportunità di sperimentare il proprio percorso creativo in uno spazio particolarmente qualificato, offrendo reale accoglienza (sia per quanto riguarda i luoghi deputati sia per la competenza del personale dedicato) e promuovendo la relazione fra artisti, luoghi e spettatori.

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