17 Novembre 2017 - 16.05

VICENZA – Conto ‘fantasma’ e truffa ai danni di aziende scoperto dalla Polizia

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L’Ufficio Volanti della Polizia di Stato di Vicenza ha scoperto una truffa ai danni di diverse aziende perpetrata da un cittadino straniero utilizzando un conto corrente aperto con falsi documenti in uno sportello bancario vicentino.

L’uomo, alla cui identità si cerca ora di risalire, ha dirottato alcuni pagamenti da parte di aziende ai loro fornitori, in un conto creato nella sede Unipol di corso San Felice a metà ottobre. La segnalazione è arrivata dalla stessa banca che ha notato strani movimenti nel conto creato da tale Lukas Pekarik, 38enne di nazionalità slovacca residente in via Ariosto a Vicenza. La polizia di Stato ha appurato successivamente che tali generalità sono false, risultando Pekarik inesistente.

Gli operatori della banca si sono accorti che sul conto si erano susseguiti diversi movimenti in uscita (almeno un centinaio), molti dei quali per importi minimali (anche di pochi centesimi di euro). A fianco di questi movimenti, anche bonifici in uscita più consistenti.
Tutti diretti a cittadini stranieri sconosciuti e residenti all’estero. Dopo alcune verifiche, si è scoperto che sul conto erano stati dirottati diversi pagamenti di fatture facenti capo ad almeno sei aziende sparse sul territorio nazionale (Caserta, Napoli, Torino, Bergamo, Adria, …) appartenenti a diversi settori (carrozzerie, ditte di trasporti, vendita all’ingrosso di frutta e verdura, etc…).

Tali aziende avevano pagato inconsapevolmente le fatture seguendo i dati contenuti nelle mail che avevano ricevuto dai loro fornitori. Mail che molto probabilmente erano state intercettate e modificate, con l’inserimento dell’Iban bancario del conto Unipol di Corso San Felice.
Le aziende avevano così riempito, seguendo le istruzioni delle mail modificate, un conto poi utilizzato per dirottare soldi altrove.

Il conto bancario, sul quale risultavano anche ricariche Postepay e prelievi in contanti tramite carta prepagata, è stato per il momento congelato e la Polizia di Stato sta cercando di fare chiarezza sulla truffa.

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