16 Marzo 2018 - 15.16

VICENZA – Chirurgia neonatale, arriva la nuova colonna laparoscopica

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Obiettivo raggiunto: è stata completata con successo infatti la raccolta di fondi per donare una nuova colonna laparoscopica, completa di tutte le attrezzature “su misura” necessarie per intervenire con le metodiche mininvasine sui neonati. Una donazione del valore di oltre 100 mila euro che è il risultato di oltre un anno d’impegno da parte di Angeli Berici Per la Chirurgia Pediatrica onlus e di un gruppo numeroso di altre associazioni e realtà del territorio: AIDDA, gli Amici della Musica di Barbarano, l’Avis San Bonifacio, Car & Golf, la BCC di Pojana Maggiore, il Comitato della Spiga, i Comuni di Costabissara, Monticello Conte Otto, Noventa Vicentina e Pojana Maggiore, il Comitato Provinciale del Coni, l’Associazione Nazionale del Fante “Distintivo Patronesse”, la Fondazione San Bortolo, Free Armony Dance Time, GEI, il Gruppo Alpini di Sovizzo, Motoclub Trial Valchiampo, i Motoclub di Cogollo e Dueville, il Motoclub Ducati Vicenza, la delegazione vicentina della Federazione Motociclistica Italiana, Noi-Ass. Santa Maria Nascente, Oznam, Selleria Equipe, Spakamaselle, Talento Donna, Vertical Academy Pole Dance Vicenza, Vicenza Ginnastica Ritmica, il Vicenza Calcio, oltre ai Lions Club di Bassano Jacopo da Ponte, Thiene Colleoni, Vicenza La Rotonda e Vicenza Riviera Berica. «Missione compiuta! – sottolinea con soddisfazione Alberto Corrà, presidente di Angeli Berici Per la Chirurgia Pediatrica onlus – Desidero ringraziare davvero tutti quelli che hanno contributo alla buona riuscita di questa iniziativa, e sono davvero tantissimi: aziende, privati cittadini, istituzioni e altre associazioni. Tutti insieme abbiamo raggiunto un grande risultato, che ci darà la forza e l’entusiasmo per intraprendere altri nuovi progetti in futuro». L’apparecchiatura, che è già arrivata al S. Bortolo e con la quale sono già stati eseguiti i primi interventi, accresce così le dotazioni di un reparto che è all’avanguardia in Italia e in Europa. L’ospedale di Vicenza infatti è l’unico in Italia nel quale vengono operate tutte le maggiori malformazioni neonatali congenite: polmonari e toraciche (ad es. l’atresia dell’esofago), gastrointestinali (es. atresie duodenali e intestinali e malformazioni ano-rettali) e renali (es. idronefesi e altre). Il tutto con un ulteriore valore aggiunto dato dall’utilizzo delle metodiche non invasive, elemento anche questo che pone la Chirurgia Pediatrica del S. Bortolo tra i centri di eccellenza, considerando che sono pochissime le Chirurgie Pediatriche in grado di operare in laparoscopia anche i neonati (solo il 5% in Europa e appena il 3% in Italia). «Come per l’adulto – sottolinea il prof. Fabio Chiarenza, direttore dell’U.O.C. di Chirurgia Pediatrica – anche nel bambino e nel neonato i vantaggi della metodica mininvasiva sono notevoli: dalla riduzione del dolore al recupero più rapido, senza dimenticare l’assenza di cicatrici residue. Inoltre, soprattutto nei neonati, per alcuni interventi vi è un altro beneficio molto rilevante, ovvero l’assenza di complicanze a breve e a lungo termine per interventi che altrimenti risulterebbero molto invasivi su un corpicino così fragile».

Un’attività altamente specialistica, dunque, che da oggi potrà contare anche su un’attrezzatura all’avanguardia su misura per i neonati. «Utilizzare una colonna laparoscopica dedicata in modo specifico alla chirurgia neonatale ci sarà di grande aiuto – sottolinea ancora il prof. Chiarenza – perchè significa che tutta la strumentazione a nostra disposizione è dimensionata per un paziente di pochi giorni. Cambia ad esempio la pressione di insufflaggio dell’aria utilizzata nell’area oggetto dell’intervento e anche l’illuminazione è specifica, per non rischiare di danneggiare la pelle, mentre gli occhiali 3D in dotazione ad altissima definizione consentono di toccare solo l’organo bersaglio, scongiurando così il rischio di lesionare le strutture adiacenti». Una dotazione davvero all’avanguardia, quindi, che consentirà un livello ancora superiore di precisione e accuratezza negli interventi correttivi delle malformazioni congenite. «Voglio esprimere un sincero ringraziamento – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica Giovanni Pavesi – a quanti hanno contribuito a questa importante donazione, che conferma ulteriormente l’eccellenza della nostra Chirurgia Pediatria. Un reparto che si inserisce, va ricordato, in un contesto di alto livello per tutto ciò che riguarda la presa in carico del bambino e del neonato in particolare». Complessivamente, ogni anno sono circa 1.500 gli interventi svolti nella Chirurgia Pediatrica del S. Bortolo, di cui circa 150 su neonati. Circa 500 riguardano inoltre pazienti provenienti da altre ULSS. Inoltre, ad eccezione – ovviamente – degli interventi di chirurgia plastica e di quelli minori, tutti gli interventi vengono eseguiti in laparoscopia, incluse le urgenze (ad esempio le appendiciti e le occlusioni intestinali) e quelli a seguito di traumi. A questi numeri si aggiungono inoltre quelli dell’attività ambulatoriale, anche questa altamente specialistica, con circa 7.000 visite l’anno; inoltre, la Chirurgia Pediatria del S. Bortolo è anche Centro di Riferimento unico a livello regionale per la Cura e il Trattamento della Spina Bifida.
Un’attività altamente specialistica, dunque, che da oggi potrà contare anche su un’attrezzatura all’avanguardia su misura per i neonati. «Utilizzare una colonna laparoscopica dedicata in modo specifico alla chirurgia neonatale ci sarà di grande aiuto – sottolinea ancora il prof. Chiarenza – perchè significa che tutta la strumentazione a nostra disposizione è dimensionata per un paziente di pochi giorni. Cambia ad esempio la pressione di insufflaggio dell’aria utilizzata nell’area oggetto dell’intervento e anche l’illuminazione è specifica, per non rischiare di danneggiare la pelle, mentre gli occhiali 3D in dotazione ad altissima definizione consentono di toccare solo l’organo bersaglio, scongiurando così il rischio di lesionare le strutture adiacenti». Una dotazione davvero all’avanguardia, quindi, che consentirà un livello ancora superiore di precisione e accuratezza negli interventi correttivi delle malformazioni congenite. «Voglio esprimere un sincero ringraziamento – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica Giovanni Pavesi – a quanti hanno contribuito a questa importante donazione, che conferma ulteriormente l’eccellenza della nostra Chirurgia Pediatria. Un reparto che si inserisce, va ricordato, in un contesto di alto livello per tutto ciò che riguarda la presa in carico del bambino e del neonato in particolare». Complessivamente, ogni anno sono circa 1.500 gli interventi svolti nella Chirurgia Pediatrica del S. Bortolo, di cui circa 150 su neonati. Circa 500 riguardano inoltre pazienti provenienti da altre ULSS. Inoltre, ad eccezione – ovviamente – degli interventi di chirurgia plastica e di quelli minori, tutti gli interventi vengono eseguiti in laparoscopia, incluse le urgenze (ad esempio le appendiciti e le occlusioni intestinali) e quelli a seguito di traumi. A questi numeri si aggiungono inoltre quelli dell’attività ambulatoriale, anche questa altamente specialistica, con circa 7.000 visite l’anno; inoltre, la Chirurgia Pediatria del S. Bortolo è anche Centro di Riferimento unico a livello regionale per la Cura e il Trattamento della Spina Bifida.

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