VICENZA – Campo Marzo, si scava per nascondere droga

L’intensificarsi dei blitz della polizia di Stato in Campo Marzo spinge gli spacciatori, ormai stanziali, a tecniche di occultamento sempre più spinte, per evitare guai con la giustizia. La squadra mobile di Vicenza, nell’ambito di una vasta operazione (“Pusher”) coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia, ha condotto fra venerdì e sabato un controllo serrato nel parco cittadino. Come sempre la zona più sensibile è quella adiacente al Parco del Fanciullo, lato piazzale Bologna, dove decine di immigrati si radunano. Fra questi, come emerso dai precedenti controlli, molti sono irregolari, con precedenti e dediti allo spaccio. Il servizio di ieri è stato coordinato dal sovrintendente Luciana Valente. Gli agenti della mobile, supportati dal Reparto Prevenzione Crimine, Volanti, Ufficio Immigrazione e polizia locale (circa 30 agenti complessivamente), con l’ausilio di un’unità cinofila, hanno rinveuto circa 200 grammi di marijuana, occultati in diversi punti di Campo Marzo. La droga era contenuta in involucri di cellophane e nascosta nei cestini o all’interno di buche scavate nel parco.
Circa 20 persone sono state identificate, quasi tutte centroafricane. Gli agenti hanno dato esecuzione ad un ordine di espiazione di pena (con detenzione domiciliare) nei confronti di un vicentino di 43 anni.
Tre persone sono state sottoposte a verifiche dell’Ufficio Immigrazione.
“Continua, martellante, l’attività di controllo della polizia in Campo Marzo -ha dichiarato il capo della squadra mobile berica, Davide Corazzini– la nostra insistenza, oltre che ha recare un danno economico al mercato dello spaccio, mette in difficoltà gli spacciatori e li spinge ad allontanarsi da Campo Marzo. Un’attività mirata e coordinata che permette non solo di stanare i pusher ma anche di rilevare le posizioni non regolari sul territorio italiano”.