31 Ottobre 2017 - 15.21

VICENZA – Basilica palladiana e musei civici: case history in Ca’ Foscari

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All’Università Ca’ Foscari di Venezia, giovedì 26 ottobre, il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci ha partecipato ad una tavola rotonda su “L’innovazione culturale nelle città del Veneto” durante la quale ha presentato il “caso Vicenza” di fronte ad alcuni rappresentanti dei capoluoghi di provincia del Veneto. “Tra il 2013 e il 2017 il sistema della Basilica palladiana e dei musei civici ha subito una radicale trasformazione grazie ad un forte investimento e ad un ripensamento complessivo che ha dato impulso all’economia del territorio con la crescita del flusso turistico – spiega Bulgarini d’Elci -. Gli strumenti con cui siamo arrivati ad ottenere il lusinghiero risultato che oggi ho presentato a Venezia e che ha destato nei presenti curiosità e interesse sono molteplici: la valorizzazione dei beni di proprietà del Comune, l’implementazione dell’apertura al pubblico delle sedi, la creazione di nuovi spazi di visita e la parallela trasformazione in luoghi fruibili in vari modi, il coinvolgimento civico e la sensibilizzazione di imprese e privati”. “Esempio emblematico della rinascita di Vicenza è naturalmente la Basilica palladiana che – prosegue il vicesindaco -, da monumento ammirato dall’esterno e fruito negli spazi interni per periodi limitati, è diventato spazio vivo e frequentato non solo in occasione di mostre od eventi, ma anche in quanto monumento da scoprire. L’aspetto che più ha stupito i presenti è il fatto che la Basilica ha un bilancio in utile grazie ad una gestione con criteri imprenditoriali. Inoltre lo spazio, la cui apertura non è gestita da dipendenti comunali, dà lavoro a una decina di persone. Il monumento, inoltre viene sfruttato durante l’intero arco dell’anno grazie all’impegnativo lavoro di restauro che consente di riscaldare e climatizzare il grande salone che oggi e per i prossimi mesi ospita la mostra “Van Gogh. Tra il grano e il cielo”. La grande novità, la terrazza, viene apprezzata in particolare nella bella stagione poiché d’inverno può risultare impraticabile. Complessivamente in 5 anni sono stati staccati un milione e 500 mila biglietti di ingresso alla Basilica”. Non solo la Basilica palladiana, ma anche l’intero sistema museale civico è stato oggetto dell’intervento del vicesindaco: “Ottimi risultati si sono registrati anche in ambito museale: il Comune è diventato appaltatore di servizi per più di mezzo milione di euro all’anno. Tutto questo “movimento” ha generato economia in città con oltre il 25% di crescita delle presenze alberghiere e con l’aumento di visitatori in città pari al 30%. Anche gli incassi sono lievitati: i 610 mila euro del 2013 sono diventati 1 milione nel 2017. La capacità di autofinanziamento, derivante dagli introiti degli ingressi, è più che raddoppiata: dal 30% ha raggiunto oggi il 70% sviluppando una vera e propria economia della cultura. Questa modalità di gestione ha determinato la diffusione della conoscenza dei beni cittadini con una aumento della consapevolezza del valore storico, artistico, architettonico e paesaggistico della città di Vicenza. Aspetto non trascurabile è anche la positività infusa nei giovani che si affacciano al mondo della cultura come opportunità di sviluppo dal punto di vista lavorativo”. Alla tavola rotonda “L’innovazione culturale nelle città del Veneto” che si è tenuta in Fondamenta Zattere a Venezia giovedì 26 ottobre dalle 10 alle 12.30, ha visto confrontarsi i rappresentanti delle principali realtà urbane e metropolitane del Veneto. Erano presenti Giorgia Pea, presidente della commissione cultura del Comune di Venezia, Luciano Franchin, assessore ai beni culturali e ambientali del sistema museale del Comune di Treviso, Marco Perale, assessore alla cultura del Comune di Belluno, Alessandra Sguotti, assessore alla cultura e al teatro del Comune di Rovigo. Ha moderato l’incontro il professore Fabrizio Panozzo, docente di management pubblico all’Università Ca’ Foscari di Venezia. La tavola rotonda è inserita nell’iniziativa “Cultural innovation days. Trasformazioni e nuove professioni nel mondo della cultura”, in programma il 26 e 27 ottobre a Venezia: due giornate per fare il punto sull’innovazione culturale in Italia e sulle nuove professioni legate al mondo della cultura e dell’arte.

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