23 Settembre 2019 - 17.35

VICENZA – All’Olimpico “Apologia di Socrate”

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Teatro Olimpico di Vicenza – 72° Ciclo di Spettacoli Classici

“Muoiono gli Dei che non sono cari ai giovani”

Direzione artistica: Giancarlo Marinelli

Vicenza, fino al 27 ottobre 2019

Dopo l’apertura con “Frammenti di Memorie di Adriano”, spettacolo accolto con grande favore dal pubblico, sarà ancora una prima nazionale, il secondo appuntamento del 72° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, direzione artistica di Giancarlo Marinelli: è in programma venerdì 27 e sabato 28 settembre alle ore 21.00 “Apologia di Socrate”, una rilettura e adattamento dal testo di Platone curata da Alessandra Pizzi, che dello spettacolo firma anche la regia, protagonista un intenso Enrico Lo Verso, accompagnato in scena da Filippo Bordignon, Vincenzo Iantorno, Marilena Martina, Erica Bianco, Alice Manzati Luca Goldoni,Tiziano Sedona e Mattia Spedicato, coreografie e movimento scenico a cura di Marilena Martina, una produzione Ergo Sum; lo spettacolo registra quasi il tutto esaurito in entrambe le date, restano ancora pochissimi biglietti in vendita. Il 72° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza – “Muoiono gli Dei che non sono cari ai giovani” – è promosso dal Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e l’Accademia Olimpica, realizzato con il sostegno della Regione del Veneto.

Fra tutte le opere di Platone, l’Apologia è certamente la più ricca d’informazioni sul pensiero di Socrate: appare un’incondizionata difesa da parte dell’autore della figura e dell’insegnamento dell’amato maestro, davanti quelle gravi accuse – di empietà, corruzione dei giovani, introduzione di nuove divinità e rinnegamento di quelle tradizionali – che lo avevano portato al processo, la cui causa va certamente rintracciata nell’errata interpretazione del suo pensiero. Come è ben chiarito nelle note di regia: “ Durante il processo, Socrate mette in discussione l’errore giudiziario di cui è vittima: un errore che ricorda quelli ai quali la storia e la cronaca tanto ci hanno abituati, e che rievoca, anticipandolo, il più grande errore commesso dall’umanità contro un innocente, culminante nell’icona della crocifissione”. La riduzione drammaturgica riprende a tratti, il testo platonico, inserendo delle incursioni nella contemporaneità, per affrontare una vicenda umana comune a molti; racconta, attraverso l’arringa di Socrate, di chi ogni giorno è soggetto al giudizio e allo scherno della folla, perché diverso, e di chi sotto il peso di un’accusa infamante sbagliata, ha perso la vita; così, la condanna a morte del filosofo greco diventa l’archetipo dell’errore giudiziario, dramma di tutti i tempi. “L’Apologia di Socrate” di Platone è uno dei testi più noti di tutta la letteratura greca, opera di cui sono disponibili moltissime edizioni e commenti.

Alessandra Pizzi poliedrica regista pugliese che firma il testo e lo spettacolo nell’ambito del 72° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza (atto unico, dura un’ora e mezza circa), da alcuni anni predilige la riscrittura dei classici; da ricordare, tra i suoi lavori, “Folli(e) d’amore. Tutti pazzi per Shakespeare” del 2015; “Uno nessuno centomila” del 2016, adattamento teatrale del romanzo di Luigi Pirandello, interprete Enrico Lo Verso, con il quale si aggiudica il Premio Franco Enriquez per la regia 2017 e il Premio Delia Cajelli per il Teatro; e ancora “Metamorfosi, altre storie oltre il mito” dedicato alle Metamorfosi ovidiane, che ha debuttato al Teatro antico di Segesta nel 2017, protagonista ancora una volta Enrico Lo Verso. Quest’anno ha diretto “Ulisse e Io”, reading teatrale tratto dall’Odissea, dedicato alla figura di Penelope e al desiderio di rileggere una storia, oltre gli stereotipi di genere.

Enrico Lo Verso, l’interprete principale dell’Apologia, non ha bisogno di presentazioni: attore, nato a Palermo nel 1964, ha iniziato a lavorare nel cinema all’inizio degli anni ’90 raggiungendo il successo dopo l’incontro con il regista Gianni Amelio che lo scelse come protagonista dei suoi film “Il ladro di bambini” (1992), “Lamerica” (1994) e “Così ridevano” (1998). Ha partecipato in seguito a numerose produzioni televisive; negli ultimi anni ha diviso la sua carriera tra televisione e cinema, lavorando in pellicole come “Hannibal” di Ridley Scott, “L’educazione fisica delle fanciulle” di John Irvin, “Salvatore – Questa è la vita” di Gian Paolo Cugno e “Milano Palermo – Il ritorno” di Claudio Fragasso e in fiction come “Mosè”, “I miserabili” e “Mogli a pezzi”. Quest’anno ha partecipato come concorrente al programma televisivo di Rai1 “Ballando con le stelle”.

Come per il primo spettacolo del Ciclo dei Classici al Teatro Olimpico, anche per “Apologia di Socrate” è previsto un Incontro di approfondimento, realizzato, in collaborazione con l’Accademia Olimpica,in programma venerdì 27 settembre alle 18.00, protagonisti Umberto Curi (professore emerito di Storia della Filosofia all’Università di Padova) e Luciano Chiodi (docente di latino e greco al liceo classico Pigafetta di Vicenza), moderati da Stefano Girlanda, giornalista del Giornale di Vicenza, responsabile delle pagine spettacoli del quotidiano. L’Incontro, che si svolgerà nell’Antiodeo del Teatro Olimpico,èaperto al pubblico; la partecipazione è libera, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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