VICENZA – Al Cpv innovazione e design per superare l’invecchiamento della popolazione

VICENZA – Un asse tra il Veneto e l’Austria per la ricerca finalizzata a sviluppare nuovi “concept design” di prodotti e servizi a supporto degli anziani. È questo infatti il tema del progetto europeo approvato recentemente dall’Unione Europea e del quale la Fondazione Centro Produttività Veneto è uno dei partner strategici, insieme all’Università IUAV di Venezia, l’Azienda ULSS 1 Dolomiti, il Salzburg Research Forschungsgesellschaft – prestigioso ente di ricerca indipendente nel settore delle tecnologie dell’informazione – e l’Università di Salisburgo.

Il tema del progetto – che gode di un finanziamento complessivo dell’Unione Europea pari a oltre 800 mila euro – è quanto mai strategico, alla luce dell’invecchiamento progressivo della popolazione e delle importanti ricadute che potrà portare in termini di miglioramento della qualità di vita per migliaia cittadini. L’obiettivo, infatti, è quello di ideare nuovi strumenti e servizi in grado di preservare la salute e il benessere degli anziani, prevedendo o ritardando il più possibile l’insorgere di alcuni dei più disturbi legati alla terza età.

Più in dettaglio, il CPV sarà impegnato sia nelle attività di project management, in qualità di Lead Partner, sia – mediante il coinvolgimento del proprio FABLAB di Vicenza, e in stretta collaborazione con Salzburg Research – in quelle di prototipazione dei dispositivi ideati, progettati e sviluppati presso i laboratori universitari.
«Il progetto – sottolinea Antonio Girardi, direttore del Centro Produttività Veneto – rappresenta un’opportunità importante per avviare un’attività di ricerca internazionale in un ambito caratterizzato già oggi da una domanda elevata, destinata ulteriormente a crescere nei prossimi anni. Allo stesso tempo, l’iniziativa riconosce e valorizza alcune delle peculiarità del CPV, quali l’attitudine a sviluppare collaborazioni internazionali e l’attenzione dalla promozione e tutela dell’innovazione, che ci vede impegnati oltre che con il già citato FABLAB anche con il Centro PATLIB (Biblioteca brevettuale ufficialmente riconosciuta dall’Ufficio Europeo dei Brevetti), le consulenze per l’applicazione del metodo TWI per l’innovazione di processo e del metodo TRIZ (Innovazione Sistematica)».

Più in dettaglio, il progetto prevede lo sviluppo di 4 linee di ricerca parallele, che porteranno ad altrettanti “design concept”, per ciascuno dei quali sarà effettuata anche una dimostrazione su un campione di potenziali utenti finali. Tra i temi affrontati, l’assistenza domiciliare e il monitoraggio di attività fisiche dentro e fuori casa, grazie a dispositivi integrati con l’abbigliamento.
Particolare attenzione sarà posta inoltre all’effettiva possibilità di industrializzazione, cercando quindi l’integrazione con tecnologie già esistenti e il contenimento dei prezzi.
A conclusione del progetto, le informazioni e i dati raccolti nelle differenti fasi saranno oggetto di una sostanziale diffusione, sia mediante le tradizionali direttrici della pubblicazione scientifica, e quindi attraverso la realizzazione di articoli, project paper, rapporti di ricerca, relativi agli esisti delle diverse realizzazioni e sperimentazioni, sia mediante la messa a disposizione dei dati e delle informazioni secondo una logica “open source”.

«Va sottolineato infine – conclude Girardi – che l’approvazione e finanziamento di questo progetto da parte dell’Unione Europa conferma ulteriormente la pluriennale esperienza maturata dal CPV nell’ambito della progettazione europea e la sua capacità di gestire progetti europei anche complessi, a finanziamento diretto e a valere sui Fondi Strutturali. Il tutto attraverso il forte impegno del nucleo progettazione e gestione dei progetti transnazionali operante al CPV e coordinato da Enrico Bressan”.