13 Luglio 2020 - 9.27

Veneto, weekend di infortuni in montagna: Soccorso Alpino al lavoro senza sosta

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Alle 10.20 di ieri circa il Soccorso alpino di Pieve di Cadore è stato inviato dalla Centrale del 118, in supporto all’ambulanza, lungo il sentiero tra il Roccolo e il cimitero di Sottocastello, dove un dodicenne di Pieve di Cadore era caduto in bici, riportando un probabile trauma al torace. Il ragazzo è stato imbarellato e trasportato fino alla strada, per poi essere accompagnato all’ospedale di Pieve. Verso le 12.30 il Soccorso alpino di Livinallongo ha ricevuto l’allerta per un eventuale aiuto all’ambulanza, che poi ha completato la missione in autonomia, rispetto a un ciclista caduto su una strada sterrata, 100 metri sopra l’abitato di Arabba. A.G., 37 anni, di Lumezzane (BS), è stato recuperato dal personale sanitario e portato all’ospedale per un sospetto trauma alla spalla. Alle 13.10 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato a Falcade, tra Passo Valles e il Rifugio Fuciade, poiché un escursionista, L.C., 80 anni, di Pisa, era stato colto da malore. Alle 13.30 è stato allertato il Soccorso alpino di Cortina per un malore al Rifugio Averau. Una squadra del Sagf si è portata in quota in jeep e ha accompagnato la donna, S.C., 57 anni, di Romano di Lombardia (BG), fino a Bai de Dones, dove attendeva l’ambulanza che ha caricato a bordo lei e anche una trentenne di Castelfranco Veneto (TV) alla quale, mentre si trovava al Rifugio Scoiattoli, era entrato un insetto nell’orecchio.  

E ancora, in serata, altri interventi.

Ieri sera attorno alle 21 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino della Val di Zoldo per una coppia di escursionisti incrodati in Civetta. I due trentenni, lei di Padova, lui di Ferrara, erano saliti per la Ferrata Tissi, per poi scendere lungo la normale, ma all’imbrunire, vedendo le luci del paese, avevano seguito la loro direzione abbandonando l’itinerario corretto e finendo nel canale del Livinal Grant, sopra salti di roccia. Ottenute le coordinate del punto in cui si trovavano, i soccorritori si sono avvicinati a piedi, dopo che uno di loro aveva già individuato il punto in cui erano bloccati gli escursionisti dai loro segnali di luce. La squadra li ha raggiunti in una mezz’ora e, dopo averli assicurati, li ha calati nei tratti verticali per poi rientrare seguendo una traccia tra i mughi. I soccorritori hanno quindi accompagnato la coppia a Malga Grava, dove aveva la macchina, alle 23.30.Alle 22.20 circa il Soccorso alpino di Longarone si è mosso per la verifica di una segnalazione. Dei testimoni avevano infatti visto dei segnali luminosi provenienti dal versante sopra località Dogna. I soccorritori si sono recati sul posto e hanno appurato che si trattava di un gruppo di ragazzi nella palestra di arrampicata, che non avevano bisogno di aiuto. L’allarme è quindi rientrato.Alle 23 il Soccorso alpino di Auronzo è stato infine attivato per quattro alpinisti in difficoltà. Partiti alle 6 per affrontare la salita alla Grande delle Tre Cime si Lavaredo, I 4, tre uomini di 60, 51 e 34 anni, di Bussoleno (TO), e una donna di 67 anni, di Sant’Antonio di Susa (TO), si sono attardati durante il tragitto e al rientro, completate le calate, in prossimità del ghiaione hanno sbagliato direzione, anche a causa della nebbia che limitava la visibilità a pochi metri, finendo in un canale errato. Una squadra li ha quindi raggiunti e riaccompagnati a valle. Le operazioni si sono chiuse verso le 2 di notte ed erano presenti 10 soccorritori, compreso il Sagf di Auronzo. In questo periodo di ripresa delle escursioni e gite, dopo mesi di inattività dovuta all’emergenza Covid – 19, raccomandiamo di avvicinarsi con gradualità alla montagna, affrontando mete appropriate alla preparazione, alle condizioni fisiche di ciascuno e che non richiedano un impegno superiore alle proprie capacità. 


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