28 Febbraio 2020 - 17.59

VENETO – Teatri, la Regione: “Ascoltate le loro istanze”

“Gli operatori della cultura e dello spettacolo, così come quelli dello sport hanno dimostrato un grandissimo senso di responsabilità in questo momento di attenzione sanitaria. Penso che a loro vada la gratitudine di tutti per come hanno saputo adeguarsi alle prime ordinanze mirate alla tutela della salute pubblica. Ora, però, non possono pagare con una crisi del settore; con una corretta informazione e osservando alcune buone cautele, la loro attività non solo può, ma deve riprendere”.

Questo il commento dell’assessore veneto alla Cultura e allo Sport, a conclusione dell’incontro tenutosi oggi a Venezia nella sede di Palazzo Balbi per fare il punto sugli effetti dell’emergenza Coronavirus con le organizzazioni del settore cultura e sport. Erano presenti i rappresentanti del Teatro La Fenice, del Teatro Stabile del Veneto, di Arteven, dell’Arena di Verona, di Agis, dell’Associazione Italiana Biblioteche, della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica, di Icom-International Council of Museums, del Polo Museale Veneto, del Coni, del Comitato Paralimpico e della Federazione Medici Sportivi.

“Abbiamo raccolto le loro istanze – prosegue l’Assessore – e la richiesta di essere sostenuti per una rapida ripresa dell’attività. Cultura e sport sono due eccellenze venete che il panico legato al Coronavirus rischia di far entrare in una crisi che dobbiamo assolutamente scongiurare. Mi farò loro interprete, ai fini di una strategia nazionale, con i colleghi assessori della Conferenza delle Regioni e ho già informato il Governatore che farà altrettanto con il Presidente del Consiglio”.

“Teatri, cinema e palestre chiuse sono una parte importante del problema – sottolinea il rappresentante della Giunta –che rappresenta un campanello d’allarme perché si tratta di una diffusa attività economica e di un numero elevato di posti di lavoro. Ma il problema ha una complessità più vasta, basta pensare che il mancato arrivo nel Veneto delle compagnie teatrali, delle orchestre e delle troupe cinematografiche straniere si ripercuote su molti altri ambiti imprenditoriali, a cominciare da quello ricettivo”.

“Ho incontrato operatori – conclude l’Assessore – giustamente preoccupati ma altrettanto determinati a uscire da questa situazione. Ho assicurato che le loro preoccupazioni sono anche le nostre e siamo già al loro fianco perché sport e cultura tornino ai ritmi di sempre. Il panico non è mai un buon consigliere e, pur seguendo alcune indicazioni di buon senso sanitario che ci vengono date, potremo tornare a seguire gli spettacoli e fare sport”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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