VENETO – SANITA’: L’ULSS 6 ALLA REGIONE: “NUMERI SBAGLIATI”

L’incontro odierno allo IOV (Istituto Oncologico Veneto) fra il presidente della Regione Luca Zaia e i direttori generali delle Ulss venete servirà a fare chiarezza sulle ‘frizioni’ fra Regione e Ulss di Vicenza. Tema della discordia, un dossier dell´assessorato alla sanità sulle attività diagnostiche negli ospedali veneti che presenterebbe dei dati deludenti soprattutto nel Vicentino. Il direttore generale dell’Ulss 6 di Vicenza, Ermanno Angonese non ci sta e non accetta voti in pagella, motivando punto per punto la posizione dell’Ulss.
Innanzitutto “l´idea del governatore Zaia di utilizzare al massimo le apparecchiature per ridurre le attese è giusta e valida” ha dichiarato al Giornale di Vicenza. L’Ulss 6 l’ha fatto, ma per fare di più ci vogliono medici, tecnici, infermieri e quest´anno la Regione nella spesa per il personale ha tagliato 500 mila euro proprio a Vicenza. Angonese riferisce che dall’Ulss 6 sono state inoltrate a Venezia decine di richieste di nuove assunzioni, e ora si attende l´autorizzazione. Il San Bortolo sarebbe l´ultimo come numero di prestazioni con gli acceleratori lineari. Angonese però, smentisce i dati: «I numeri dell´indagine sono falsi. I nostri acceleratori non sono 6 ma 3. Le nostre terapie non sono 39 mila ma il doppio, 78 mila».
Oggi un possibile confronto a Padova partendo da alcune considerazioni. Se a Vicenza sono stati tagliati 500 mila euro per la spesa per il personale le diseguaglianze in Veneto sarebbero evidenti, come sottolinea il consigliere regionale PD, Stefano Fracasso. L´Ulss 5 ha un tetto di spesa per il personale di 89 milioni di euro e 2.132 dipendenti. L´Ulss 17 di Este, ad esempio, ha invece un tetto di 3,3 milioni di euro in più per pagare 232 persone in meno. Insomma un sistema poco equilibrato. Il budget per il personale sarebbe anacronistico e non garantirebbe nemmeno i turnover, con reparti ospedalieri che stanno soffocando, liste d´attesa lunghe e una fuga costante verso il privato. In sostanza, impossibile fare meglio e di più se non si permette di assumere.