26 Gennaio 2017 - 16.45

VENETO – Il M5S punta il fucile contro la nuova legge regionale sulla caccia

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La legge sui disturbatori intenzionali dei cacciatori approvata dalla Regione Veneto approderà a Roma. Pare di sì. La deputata del Movimento 5 Stelle, Silvia Benedetti, ha diffuso oggi un comunicato con il quale chiede al governo di impugnarla.
“La legge voluta dall’assessore Berlato -scrive Benedetti- per favorire la lobby dei suoi amici cacciatori a scapito dei diritti di tutti i cittadini è stata pubblicata quindi chiunque può leggerla per rendersi conto che è palesemente anticostituzionale. Ho appena depositato una interpellanza urgente per chiedere al Governo che proceda con la impugnazione. La spregiudicatezza di questa classe politica che governa il Veneto va assolutamente frenata.” Così la deputata Silvia Benedetti (M5S) riguardo la legge regionale del Veneto 17 gennaio 2017 n. 1 pubblicata nel Bur Regione Veneto n. 8 Anno XLVIII del 17 gennaio 2017, che introduce il reato di disturbo dell’attività venatoria, punibile con sanzioni amministrative fino a 3.600 euro.

“Questa legge viola palesemente: l’articolo 17 della Costituzione, che tutela il “diritto dei cittadini di riunirsi pacificamente e senz’armi”, l’articolo 21 che garantisce a tutti il “ diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, il principio di uguaglianza di cui all’articolo 3, l’art. 42 che riconosce e garantisce la proprietà privata ed i suoi usi legittimi e l’art. 117, comma 1, lett. s, sulla tutela dell’ambiente e degli ecosistemi. E’ talmente evidente la violazione che abbiamo ragione di credere che il Governo impugnerà la legge, come richiesto dalle maggiori associazioni ambientaliste.” Spiega Benedetti.

“Poi c’è la parte relativa alle sanzioni che fa riflettere, perché se è vero che quelle previste per la violazione dell’articolo 660 del codice penale riguardo comportamenti di petulanza o disturbo in luogo pubblico arrivano a massimo 516 euro, mentre qui si raggiungono cifre spropositate di migliaia di euro,dobbiamo concludere che chi ha ideato un simile obbrobrio è solo preda di manie di grandezza e non conosce il senso de limite”. Conclude la parlamentare veneta.

Ufficio Stampa della Deputata Silvia Benedetti

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