19 Settembre 2017 - 12.31

VENETO – Lupi: da Regione uno stop al piano nazionale di conservazione

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“I risarcimenti all’allevatore di Malga Monte Asolone arriveranno nel più breve tempo possibile”. È quanto assicura l’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Pan all’indomani dell’ultimo assalto del lupo in Veneto, avvenuto in provincia di Vicenza, sulle pendici del Grappa e che causato la morte di tre vitelli e la perdita di altri 4, dati per dispersi. “Mi dispiace per quanto accaduto, ho sentito personalmente l’allevatore colpito, al quale ho espresso la solidarietà mia e dell’istituzione – afferma il responsabile delle politiche per il settore primario della Regione Veneto – Sono consapevole che la perdita non è solo economica, ma anche in qualche modo affettiva.  Riconosco che la presenza del lupo in Veneto è fonte di grave preoccupazione per gli allevatori. Purtroppo la Regione non ha sufficienti poteri per gestire la presenza di questi carnivori, la cui specie è tutelata dalla normativa europea e nazionale. Ho cercato di intraprendere tutte le azioni in mio potere, proponendo un piano di controllo su scala regionale, ma questo provvedimento è stato bocciato a Roma”. “La Regione Veneto, comunque, non mollerà la presa – prosegue l’assessore – e continuerà a chiedere al ministero per l’Ambiente di introdurre nel piano nazionale di conservazione e gestione del lupo specifiche deroghe per le aree dove la presenza di questo predatore appare particolarmente insidiosa per le attività umane”. “La settimana scorsa – rende noto l’assessore – nella periodica riunione della Conferenza Stato Regioni, la Regione Veneto, insieme alla Toscana e alla Provincia autonoma di Bolzano ha negato l’intesa al piano di conservazione proposto dal ministero, proprio perché privo di quelle deroghe che potrebbero contenere, almeno in parte, il problema”. “L’attenzione della Regione a tutela degli allevatori e delle loro greggi e mandrie rimane comunque alta – conclude l’assessore – attraverso il monitoraggio tecnico su consistenza e movimenti dei branchi e la consulenza sulle strategie dissuasorie più opportune. Ricordo che in questi mesi i tecnici regionali hanno consegnato e collaudato 15 recinti attrezzati sul Grappa, in funzione di protezione degli armenti. Recinti che potranno essere riutilizzati e potenziati anche per la prossima stagione di alpeggio, con buoni risultati in termini di sicurezza del bestiame”.

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