31 Ottobre 2014 - 9.25

VENETO – L’Isis è in casa

IRAQ-UNREST-VOLUNTEERS
L’Isis è alle porte, anzi, in casa. I carabinieri dei Ros di Padova, supportati da quelli di altri comandi del Veneto stanno compiendo diverse perquisizioni fra il Bellunese e il Pordenonese coordinati dalla procura distrettuale di Venezia. In particolare le perquisizioni riguardano le zone di Longarone, Ponte nelle Alpi e l’Alpago, Comuni dai quali sono partiti i combattenti di origine bosniaca e macedone poi finiti in Siria. Si tratta di tre individui jhaidisti. L’obiettivo è quello di individuare i reclutatori con finalità terroristico. Massimo riserbo sulle operazioni. L’indagine era partita ad agosto e riguardava Ismar Mesinovic un bosniaco residente nel Bellunese morto in Siria all’inizio dell’anno in combattimento, partito dall’Italia nel 2013 con figlioletto di due anni, di cui si sono perse le tracce. Attorno a lui altri 5 balcanici.
Sul web sono circolate foto di Mesinovic esanime a terra, per cui si pensa sia deceduto nella ‘Guerra Santa’. La moglie è tuttora in Italia, abbandonata dall’uomo. Sembrerebbe che l’uomo si sia allontanato dall’Italia convincendo altri musulmani qui residenti.

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