16 Gennaio 2019 - 16.47

VENETO – Cannabis shop, +75% nell’ultimo anno

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Sono 713 i growshop censiti nel 2018 da Magica Italia, la  guida italiana  dedicata al mondo della cannabis. 305 nuovi esercizi che determinano una crescita del 75% rispetto al 2017, con il Veneto che si posiziona al quarto posto (56 growhop) e l’exploit di Verona e Treviso che aprono più growshop che in tutta la regione.

L’edizione 2019 del volume ha monitorato tutti gli esercizi del “cannabusiness” legalmente riconosciuti nelle 20 regioni italiane e nei 107 capoluoghi di provincia.

Verona è la prima città con 16 esercizi (+10 rispetto al 2018), al secondo posto Treviso con 10 punti vendita che dallo scorso anno ha triplicato i growshop e al terzo posto Modena con 12 negozi (+4). Seguono Forlì Cesena e Ravenna che aumentano fino a 10 esercizi, Parma con 6 e Reggio Emilia e Ferrara alla pari con 5 negozi. Chiude Piacenza che conferma 4 growshop come lo scorso anno.

Un growshop è un negozio specializzato in articoli e attrezzature per la coltivazione e il giardinaggio con un occhio di riguardo al mondo della canapa. Tra questi ci sono gli headshop (vendita di articoli per fumatori, ovvero accendini, posaceneri, cartine, cilum, narghilè, bong e vaporizzatori), gli hempshop (vendita di articoli e prodotti riguardanti la canapa o derivati-realizzati con la stessa (abbigliamento, cosmetica, alimenti, libri, riviste, dvd, ecc), gli smartshop (vendita di sostanze psicoattive legali come integratori o composti di origine naturale e sintetica) e i seedshop (vendita di semi di cannabis a scopo collezionistico). Spesso un growshop è tutto questo e molto altro: punti di riferimento per gli amanti della canapa, info point e angoli degustazioni di prodotti alimentari.

Quali sono stati i prodotti più richiesti e venduti negli esercizi italiani nel 2018? Al primo posto la cannabis light, ovvero le infiorescenze di canapa a contenuto legale di THC. Al secondo posto i semi di cannabis, che in Italia vengono commercializzati per i collezionisti. Basti pensare che tra le tre principali varietà e incroci (Sativa, Indica e Ruderalis) esistono almeno 300 varianti. Al terzo posto si confermano gli articoli per la coltivazione e il giardinaggio, dalle lampade ai fertilizzanti, dalle serre domestiche ai manuali.

Anche oltre oceano il trend sembra andare in quella direzione: 29 stati USA e il Distretto della Columbia hanno approvato normative che contemplano l’esenzione dal divieto per uso medico. Colorado e Washington hanno scelto di legalizzare l’uso personale, California, Massachusetts, Maine, Nevada, Alaska, Oregon e Washington DC hanno legalizzato la vendita di cannabis a scopo ricreativo. Dallo scorso anno il Vermont è divenuto il nono stato USA a legalizzare la cannabis a scopo ricreativo, e il primo a farlo per via parlamentare. In particolare il Colorado è stato il primo paese americano a creare un sistema regolamentato anche per la cannabis ricreativa e lo Stato sta iniziando ad averne grossi benefici. Secondo i numeri diffusi dal governo, le tasse sulla cannabis e le licenze riscosse nel 2016 hanno fruttato la somma di 198 milioni di dollari.

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