6 Luglio 2017 - 16.15

VENETO – In arrivo il supercaldo: diramato ‘allarme disagio fisico’

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METEO: ALLARME CLIMATICO PER DISAGIO FISICO SABATO 8 E DOMENICA 9 LUGLIO – REGIONE ATTIVA IL ‘PIANO CALDO’ DELLA SANITÀ PER ANZIANI E MALATI CRONICI

Allarme caldo e afa per sabato e domenica in tutto il Veneto. A seguito delle previsioni del centro meteo dell’Arpav, che annuncia ondate di calore per il prossimo weekend, il Centro funzionale della Protezione civile del Veneto ha dichiarato lo stato di allarme climatico per disagio fisico su tutto il territorio regionale.

Di conseguenza l’assessore regionale alla Sanità del Veneto ha disposto l’attivazione dello specifico ‘piano caldo’, approvato lo scorso aprile, che prevede una articolata serie di iniziative da parte delle Ulss, in particolare per assistere le persone anziane e i portatori di malattie croniche che possono essere aggravate dalle condizioni climatiche.

La Regione ha attivato il numero verde 800 462 340, realizzato con la collaborazione del Servizio Telesoccorso e Telecontrollo, nonché il servizio di reperibilità al numero verde 800 900 009 per la segnalazione di eventuali emergenze di competenza della Sezione Protezione Civile.

PROTOCOLLO PER LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE DA ELEVATE TEMPERATURE
NELLA POPOLAZIONE ANZIANA DELLA REGIONE VENETO – ESTATE 2017.
1. INTRODUZIONE
La Regione Veneto, nell’ambito della propria attività e delle proprie competenze, con la finalità di dare una
risposta efficace e tempestiva alle emergenze sanitarie e ai relativi effetti, attraverso il coinvolgimento
coordinato delle strutture, regionali e non, che sono titolari di competenze in materia, intende promuovere
alcune azioni atte a prevenire le patologie da elevate temperature climatiche nella popolazione anziana della
Regione Veneto nell’estate 2017.
Gli studi portati a termine dal Sistema Epidemiologico Regionale – SER sui dati relativi alla mortalità nei
mesi di giugno, luglio e agosto negli anni dal 2003 al 2016, hanno confermato che risulta a rischio la
popolazione al di sopra dei 75 anni.
Per il 2016, il SER ha continuato le attività di monitoraggio già favorevolmente sperimentate negli anni
precedenti, anche attraverso la gestione del flusso regionale di mortalità al fine di analizzare il dato della
mortalità per il periodo estivo su tutto il territorio regionale.
A partire dai dati ambientali rilevati nei capoluoghi di provincia dall’ARPAV il SER ha calcolato l’humidex
regionale, un indicatore del disagio climatico che tiene conto della temperatura e dell’umidità. L’estate 2016
ha presentato parametri di disagio climatico inferiore ai dati registrati nell’estate 2015, e ben lontani dalle
misure osservate nell’estate del 2003, caratterizzata dal susseguirsi di ondate di calore. La tabella 1 riporta i
dati relativi alla media dei valori di humidex massimo registrati nei capoluoghi di provincia nell’estate 2016,
confrontandoli con quelli del 2003 e degli anni 2012-2015.

Come nelle estati precedenti, i Comuni capoluogo di provincia del Veneto hanno comunicato il numero
giornaliero di residenti deceduti in città tra il 1° giugno ed il 31 agosto e nella prima metà di settembre (dal
2008 il monitoraggio è stato prolungato al 15 settembre).
La Tabella 2 mostra il numero di decessi nel 2016, disaggregato per mese ed età (cut-off: 75 anni),
confrontato con la media dei decessi del periodo 2011-2015. Si può vedere come vi sia stato, soprattutto a
Luglio e Agosto, una diminuzione del numero di decessi nella popolazione anziana durante tutta l’estate
rispetto alla media degli anni precedenti; questo è dovuto anche al picco di mortalità che si è osservato
nell’estate 2015. L’andamento della mortalità nella popolazione più giovane è complessivamente invariato.


Inoltre anche i Comuni di Adria, Arzignano, Bassano del Grappa, Castelfranco Veneto, Chioggia, Cittadella,
Conegliano, Feltre, Jesolo, Legnago, Mira, Mirano, Mogliano Veneto, Monselice, Montebelluna,
Portogruaro, San Donà di Piave, Schio, Spinea, Valdagno, Villafranca di Verona e Vittorio Veneto hanno
comunicato il numero giornaliero di residenti deceduti sia in città che fuori comune tra il 1° giugno ed il 15
settembre 2016. Si sono verificati 1.584 decessi (470 in giugno, 485 in luglio, 427 in agosto, 202 nella prima
metà di settembre). In tali Comuni, applicando un modello di regressione di Poisson per indagare
l’associazione tra disagio climatico e mortalità, la relazione tra decessi registrati nei residenti ed andamento
dell’humidex regionale non è significativa. Sommando i decessi registrati in tutti i Comuni monitorati
(Comuni capoluogo e non), l’associazione con l’andamento dell’humidex regionale risulta di entità
contenuta, ma statisticamente significativa (+1% di decessi per ogni grado di incremento dell’humidex,
p=0,0028). Le Figure 1 e 2 mostrano l’andamento dell’humidex e dei decessi nei Comuni capoluogo e negli
altri Comuni maggiori nel corso dell’intero periodo monitorato. Soprattutto nei Comuni capoluogo, si può
osservare un aumento della mortalità in corrispondenza dei picchi di disagio climatico.

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