14 Giugno 2018 - 20.06

VAL CHIAMPO – Emergenza zecche: in aumento in parchi e giardini

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Le zecche si trovano da sempre nei parchi e nei giardini e chi ha degli animali conosce i rischi che comporta il morso di questo acaro sanguisuga. In alcune zone del Vicentino la quantità di queste piccole sanguisughe continua ad aumentare, così come racconta la cronaca degli ultimi giorni della ValChiampo. In particolare viene segnalata la presenza di zecche in alcuni parchi giochi di Arzignano e Chiampo, soprattutto in alcune frazioni delle città vicino a folta vegetazione. E l’allarme riguarda anche Cima Marana di Crespadoro che, secondo i racconti dei molti appassionati sportivi che ogni giorni vi salgono, sembra essere letteralmente infestata dalle zecche.

La Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (Simit) mette in guardia tutti i cittadini dai morsi di zecca e dai pericoli che possono comportare. La preoccupazione riguarda soprattutto il fatto che le zecche possono trasmettere agli esseri umani la malattia di Lyme, conosciuta anche come morbo di Lyme o come borreliosi. Si tratta di una malattia che colpisce la pelle, le articolazioni e gli organi interni ma che può riguardare anche il sistema nervoso. La malattia di Lyme è provocata da batteri e l’intervento si basa sulla somministrazione di antibiotici. Gli esperti suggeriscono di fare la massima attenzione alle punture di zecche perché nei casi più gravi possono portare alla paralisi, con conseguenze gravi, e raramente anche alla morte. In Italia al momento le preoccupazioni riguardano non tanto la malattia di Lyme quanto la meningoenecefalite da zecche, una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale. La meningoencefalite da zecche negli ultimi anni ed anche di recente è stata segnalata nel Nord-Est d’Italia, in particolare in provincia di Belluno, ma per fortuna mai nessun caso ha condotto alla morte.

Come mordono le zecche

Le zecche con cui abbiamo a che fare comunemente appartengono alla classe degli Aracnidi, la stessa dei ragni e degli acari ma, a differenza di questi, hanno un particolare apparato boccale che penetra in profondità nella pelle. Si trovano in parchi, giardini e il loro ambiente ideale è quello dei boschi, con clima fresco e umido. In inverno i rischi di essere morsi da una zecca sono quasi nulli, ma da aprile ad ottobre bisogna stare molto attenti perché questi temibili esserini sono capaci di fiutare il calore degli organismi viventi e l’anidride carbonica. Il morso della zecca è silenzioso e quando si attacca può rimanere dai 2 ai 7 giorni.

Le malattie trasmesse dalle zecche sono molte, il morso non è pericoloso di per sé, i rischi aumentano quando si entra in contatto con animali “vettori” e la possibilità di contrarre infezioni. Dopo il morso comunque occorre aspettare 30-40 giorni e valutare eventuali sintomi di infezione e strani segni come alone rossastro sulla pelle, febbre, mal di testa, debolezza, dolori alle articolazioni e ingrossamento dei linfonodi. Se siete vittime di una zecca non cercate di rimuoverla da soli se non ne siete capaci e non toccate l’acaro con le mani. Se il rostro rimane nella cute deve essere eliminato con un ago sterile e al termine delle operazioni la zona deve essere disinfettata.

Prevenzione

Il rischio di essere morsi da una zecca può essere ridotto se seguiamo alcuni semplici consigli come indossare abiti chiari che rendono più facile individuare l’acaro. Inoltre se dovete frequentare dei luoghi in cui ci potrebbero essere delle zecche indossate stivali, pantaloni lunghi, un cappello e dei guanti. Quando passeggiate con il vostro amico a quattro zampe o fate la camminata veloce per dimagrire non toccate l’erba lungo il margine. Usate la giusta protezione per gli animali e disinfettate gli indumenti con spray repellenti.

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