27 Novembre 2014 - 15.59

ULTIM’ORA: RECUPERATO IL RITRATTO DEL PALLADIO

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(La contessa Carolina Valmarana con il ritratto del Palladio recuperato)

Dopo quasi due mesi, dopo una serie di indagini ed intercettazioni è stato recuperato dalla Polizia di Vicenza il dipinto che raffigura Andrea Palladio, datato 1576, probabile attribuzione al Maganza, tela su tavola, trafugato da Villa Valmarana ai Nani di Vicenza agli inizi di ottobre. A darne notizia è il dirigente della squadra mobile vicentina Michele Marchese in una conferenza stampa. “L’attività di indagine è partita subito -ha dichiarato Marchese- avevamo percepito il pericolo che l’opera stava correndo in questa fase delle indagini e con un blitz siamo riusciti a recuperarlo”. Non sono ancora noti tutti i dettagli della delicata operazione poiché sono in corso ancora indagini. Sono 4 le persone indagate per furto in concorso, quattro giovani di nazionalità moldava ed una di queste, sotto il pressing degli agenti avrebbe permesso di recuperare il quadro (quest’ultima persona è ora denunciata anche per ricettazione). Si tratta di persone residenti da anni in città, avulse dal contesto criminale dedito al commercio clandestino delle opere d’arte. Le indagini sono partite senza alcun riferimento iniziale e, dichiara Marchese “la tenacia delle forze dell’ordine ha permesso di ricostruire passo passo il percorso dell’opera d’arte finché l’evidenza probatoria verso uno dei soggetti ha permesso una parziale confessione”. Rimangono molti gli anelli scoperti della vicenda. Non è chiaro quale fosse il legame dei quattro con la villa, di sicuro erano a perfetta conoscenza delle abitudini della casa. L’obiettivo era quello di vendere l’opera, piazzarla sul mercato poiché gli indagati non erano particolari estimatori d’arte”. Marchese ha anche parlato della difficoltà nella conduzione delle indagini vista la particolare chiusura della comunità in questione. E’ stato ribadito che un altro moldavo, che è alle dipendenze della villa, è completamente estraneo alle indagini. Nella villa lavorano tre persone di nazionalità moldava, resta da capire come i 4 indagati siano riusciti a conoscere esattamente le abitudini della villa, quindi le zone ancora grigie di questa inchiesta sono molte. Si è ipotizzato anche un incidente di percorso fra il committente (ancora sconosciuto) e l’esecutore del furto, che ha fatto sì che la tela su tavola rimanesse ancora in città. 

La prima ad essere soddisfatta è la Contessa Carolina Valmarana: “Stamane sono stata chiamata dalla Questura di Vicenza; devo dire che sono stati molto bravi, Vicenza e la villa possono godere di nuovo di questo quadro, ho grande fiducia verso lo Stato. Non pensavo che fosse stato ritrovato perché è facilissimo far sparire una cosa del genere. E’ in ottime condizioni, avevamo già trovato la cornice nel bosco in cattive condizioni; ho messo a guardia della villa 5 dobermann, ma non è servito, metteremo delle telecamere migliori all’esterno perché l’attuale sistema di videosorveglianza non è adeguato. Chi è venuto conosceva le abitudini della villa e sapeva che alle 8 della mattina veniva disinnescato l’allarme e c’è una mezzora di vuoto. Hanno agito molto facilmente, sono arrivati in sala hanno staccato la tela e sono scappati nel bosco attiguo alla villa. Ora il quadro tornerà a suo posto, un posto importante, nella sala centrale della foresteria. Piccola nota, ieri ho dovuto riscrivere un pezzo sulla villa per un sito internet nel quale la descrivevo con il quadro assente. Devo riscriverlo e ne sono ben felice. Infine penso sia irrilevante la paternità del quadro. E’ l’unico ritratto del Palladio esistente, il valore è simbolico non tanto monetario”.

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