11 Giugno 2020 - 13.22

Ulss 8 Berica: forte richiesta di prenotazioni visite

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In stato avanzato anche il recupero delle oltre 13 mila prenotazioni sospese durante in lockdown:

già nel mese di maggio ne sono state gestite oltre 4.000, le rimanenti entro le prossime settimane

Superata la fase acuta dell’emergenza covid, ora l’attenzione torna giustamente a concentrarsi sulle attività ordinarie, con una particolare attenzione per tutte le prestazioni specialistiche che erano state sospese per motivi di sicurezza durante il lockdown. Su questo fronte, i numeri registrati dall’ULSS 8 Berica sono imponenti, così come il lavoro che è stato fatto in soli 30 giorni per dare risposta alle richieste dei cittadini.

Il recupero delle prestazioni sospese durante il lockdown

Più in dettaglio, durante il lockdown sono state ben 13.496 le prestazioni già prenotate poi sospese. Di queste, nel giro di un mese – dal 4 maggio, primo giorno della ripresa graduale delle attività, al 4 giugno – 4.085 sono già state gestite: molte di queste sono state erogate e per le rimanenti gli operatori dell’ULSS 8 Berica hanno provveduto a ricontattare gli utenti per fissare un nuovo appuntamento; restano così in sospeso 9.411 prestazioni che saranno gestite comunque entro le prossime settimane.

Va ricordato, comunque, che si tratta di visite ed esami differibili, in quanto le prestazioni con priorità più elevata (U, entro 72 ore, e B, entro 10 giorni) erano state comunque garantite anche durante il lockdown. A questo riguardo, è da sottolineare che complessivamente in tutti gli ospedali dell’ULSS 8 Berica tra marzo e aprile sono state comunque erogate 102.233 prestazioni specialistiche (senza contare le attività del Laboratorio Analisi), di cui 28.663 nel Distretto Est e 73.570 nel Distretto Ovest.

Il primo mese di ripresa delle attività ordinarie

Parallelamente, dal 4 maggio sono riprese gradualmente anche le nuove prenotazioni da parte degli utenti. Come prevedibile, il primo mese di riapertura ha portato un carico straordinario di richieste: dal 4 maggio al 4 giugno sono state oltre 78 mila le telefonate ricevute dal CUP (quasi il doppio rispetto al normale) e 29.612 gli utenti che si sono recati di persona agli sportelli.

E proprio per ottimizzare la gestione delle telefonate, l’ULSS 8 Berica invita gli utenti che chiamano non per effettuare una prenotazione, ma solo per chiedere informazioni a non utilizzare i numeri del Cup, bensì quelli appositi dell’URP: per Vicenza il numero 0444 753535, per Noventa Vicentina lo 0444 755677 e per Arzignano lo 0444 479580.

Parallelamente, ove possibile si suggerisce di utilizzare la prenotazione via Internet e in generale si ricorda che è possibile prenotare visite ed esami specialistici anche presso le farmacie, grazie al servizio FarmaCup.

Per quanto riguarda invece l’attività svolta, nel mese di maggio complessivamente sono state più di 67.700 le prestazioni specialistiche erogate dall’ULSS 8 Berica: circa 48 mila nel Distretto Est e oltre 19 mila nel Distretto Ovest (senza considerare l’attività del Laboratorio Analisi e quella del Servizio Immunotrasfusionale e Genetica Umana).

«L’emergenza covid – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica Giovanni Pavesi – ci ha lasciato in eredità due complicazioni: da una parte le nuove misure anti-assembramento e di sanificazione che rispetto al passato riducono leggermente il numero di visite ed esami che è possibile svolgere nell’arco di una giornata, dall’altro una mole straordinaria di richieste da gestire in questa prima fase della riapertura. Su entrambi i fronti abbiamo preso provvedimenti immediati e credo che i numeri lo dimostrino».

Le azioni intraprese

Più in dettaglio, in tutti gli ospedali dell’ULSS 8 Berica, insieme alle nuove regole di accesso, sono stati anche ridefiniti ove possibile i percorsi degli utenti e creati nuovi e più ampi spazi. In particolare al San Bortolo gli sportelli del CUP sono in fase di spostamento nell’area del chiostro, dove già erano collocati molti ambulatori, e sempre nella stessa area sono stati ristrutturati alcuni spazi ora adibiti a sale di attesa.

Parallelamente, nelle specialità dove risulta più difficile far fronte alla domanda di prestazioni sono state aggiunte ore di attività da parte degli specialisti.

Inoltre, la Direzione sta monitorando con particolare attenzione l’attività specialistica erogata attraverso le strutture private in regime di convenzione: «Non abbiamo incrementato il budget per le strutture private accreditate – sottolinea Pavesi -, ma lo stiamo concentrando su quelle specialità nelle quali siamo maggiormente in difficoltà con le risorse interne. Dove invece possiamo far fronte direttamente alla domanda dagli utenti, indirizziamo questi ultimi verso i nostri ospedali. Questo non è un concetto nuovo, ma stiamo dedicando una particolare attenzione a questa strategia».

Infine, molto importante è anche la collaborazione messa in atto tra i medici dei diversi ospedali dell’ULSS 8 Berica, che stanno lavorando in rete integrando dove necessario l’attività dei colleghi della stessa specialità, in altre strutture più in difficoltà. «Su questo voglio – conclude Pavesi – ringraziare i nostri medici per la disponibilità che stanno dimostrando: credo che sia una dimostrazione concreta dello spirito di squadra che siamo riusciti a costruire negli ultimi anni».

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