13 Marzo 2017 - 14.15

TURISMO – Nel 2016 il Veneto batte i record degli anni precedenti

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REGIONE VENETO – L’offerta turistica del Veneto – unica, variegata, di qualità e valorizzata da proposte sempre innovative – ha realizzato nel 2016 un nuovo record storico, sia per il numero di turisti che vi hanno soggiornato sia per i pernottamenti totalizzati. L’anno appena concluso si è chiuso, infatti, con 17,9 milioni di arrivi (+3,5% rispetto al 2015) e 65,4 milioni di presenze (+3,4%), cifre mai raggiunte prima.

La proposta del turismo veneto sta ottenendo consensi sempre crescenti da parte della clientela estera e negli ultimi anni sta beneficiando anche dal ritorno dei nostri connazionali con un’inversione di tendenza a partire dal 2015 che, però, non ci ha ancora riportato alle presenze d’inizio secolo. In tal senso, l’attrattività della nostra regione, sta beneficiando anche della situazione geopolitica del bacino del Mediterraneo, che ha finito per premiare mete percepite come più sicure.

Tra le regioni turistiche italiane il Veneto detiene ormai da diversi anni il primato sia per numero di arrivi
(15,2% dell’intera penisola) sia in quanto a presenze (16,1%), come risulta confermato anche per il 2015, ultimo anno disponibile a livello nazionale. Si tenga presente che l’indagine, cui afferiscono le analisi di questa pubblicazione, rileva solo coloro che effettuano almeno un pernottamento, cioè gli ospiti delle strutture ricettive venete per motivi di villeggiatura, d’affari, di benessere, di cura, sportivi, religiosi, ecc. Tutte le elaborazioni prescindono invece dal turismo giornaliero, che è una realtà significativa per l’economia della nostra regione, stimato attorno a 13 milioni di escursioni di italiani all’anno.

Questa prima e sintetica analisi, frutto dell’ormai consolidata collaborazione tra l’Ufficio di Statistica e la Direzione Turismo della Regione Veneto, vuole essere un contributo alla conoscenza delle dinamiche del settore.
Altri approfondimenti sul tema vengono proposti annualmente nel Rapporto Statistico della Regione Veneto. Gli ottimi risultati ottenuti nel 2016 dal turismo veneto rispecchiano l’interesse crescente sia dei clienti italiani che del mercato estero. Ultimamente tra le destinazioni delle vacanze gli italiani scelgono sempre più spesso
mete nazionali e in particolare venete, più vicine, sicure, caratterizzate da un fascino intramontabile per chi
apprezza l’arte, i panorami mozzafiato montani, lacuali, lagunari, ecc. I turisti italiani sono aumentati, rispetto
all’anno precedente, del 4,7% nel numero e dell’1,8% nei pernottamenti, quelli stranieri del 2,8% in termini
di arrivi e del 4,1% in quanto a presenze. Il turismo internazionale, la cui crescita è stata solamente rallentata all’inizio della crisi economica globale per riprendere timidamente già dal 2009, manifesta oggi consensi
sempre maggiori da parte di tutti i clienti più affezionati: tedeschi (+4,9% delle presenze), austriaci (+3,5%), olandesi (+6,2%), inglesi (+11,3%), svizzeri (+3,2%), francesi (+3,3%), americani (+0,2%), danesi (+11%). I turisti cinesi, dopo il picco del 2015 legato con ogni probabilità all’effetto Expo, tornano alle cifre del 2014 (oltre 600mila arrivi e 800mila presenze). Un confronto tra la graduatoria degli stati di provenienza dei turisti stranieri dell’anno 2000 e quella relativa all’anno appena concluso, mette in evidenza alcuni mercati emergenti: la Romania, la Corea del Sud, l’Irlanda, la Russia e l’India. La crescita del 2016 ha riguardato sia il settore alberghiero (+2,3% degli arrivi e +4% delle presenze) che quello extralberghiero (rispettivamente +6,2% e +2,8%). E se nel corso degli anni appare evidente la progressiva e inarrestabile attrattività esercitata dall’offerta di qualità, grazie ad un turismo di lusso che non conosce crisi, si deve evidenziare che nel 2016 i flussi turistici sono cresciuti per tutte le categorie alberghiere. Ottimi risultati hanno ottenuto anche le strutture all’aria aperta (+2,5% delle presenze) e gli agriturismi (+9,4%). Una tendenza che di anno in anno trova conferma è la progressiva e continua riduzione della permanenza nelle località di villeggiatura. La lunga vacanza estiva di un tempo è stata sostituita da una o più vacanze brevi nel corso dell’anno, anche in bassa stagione. La variazione nelle abitudini è più marcata nel caso dei nostri connazionali, che dal 2000 ad oggi hanno ridotto mediamente di 2-3 notti i soggiorni al mare, al lago e alle terme, e hanno quasi dimezzato la permanenza in montagna. Invece la durata della vacanza degli stranieri si mostra più stabile.

Il Veneto, da sempre apprezzato per la varietà dell’offerta turistica e per la cultura dell’ospitalità che lo
caratterizza, è una regione che si dimostra sempre attenta alle esigenze di una domanda in continuo rinnovamento. Alla proposta tradizionale si affiancano realtà ricche di beni naturali e paesaggistici, borghi storici e città murate, la proposta delle ville venete, ma anche un’offerta che prevede la possibilità di praticare sport come il golf, l’equitazione, l’escursione in bicicletta, per non parlare dell’offerta benessere, del moto turismo, del turismo congressuale, degli itinerari religiosi, dell’ittiturismo, il tutto arricchito dai sapori della nostra cultura enogastronomica. Nel 2016 la destinazione balneare ha registrato flussi sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente (-0,6% delle presenze), con un inizio stagione sfavorito da un tempo inclemente e compensato
dal protrarsi delle belle giornate che hanno incentivato la gita e il soggiorno al mare fino a settembre inoltrato.

Le località balneari hanno attratto meno italiani e, viceversa, un numero crescente di turisti d’oltralpe: i tedeschi (+3,7%), che scelgono le nostre spiagge per trascorrere solitamente vacanze lunghe (circa 8 notti), e gli austriaci, che una volta giunti a destinazione spendono più della media. In tutti gli altri comprensori turistici veneti il numero di turisti è cresciuto con un ritmo sostenuto: l’interesse manifestato da parte sia della clientela nazionale che di quella internazionale, ha permesso di superare i record già segnati nel 2015. Record assoluto per le città d’arte, le cui strutture ricettive hanno accolto nel 2016 quasi 10 milioni di turisti per oltre 20 milioni di pernottamenti. Tra gli appassionati della destinazione culturale appaiono in prima posizione i nostri connazionali seguiti dagli americani, che hanno riconquistato la seconda posizione dopo averla ceduta ai cinesi per il solo anno dell’expo. Anche il lago ha superato il record di arrivi e di presenze, grazie soprattutto ai forti incrementi dei clienti più affezionati, cioè tedeschi, italiani e olandesi.

Alle terme il record sul numero di arrivi, quasi 800 mila, non è accompagnato da un record sulle presenze,
nonostante gli aumenti registrati (+4,4%). Lo stesso vale per la montagna, che per la prima volta supera il milione
di arrivi. In entrambe le destinazioni la forte riduzione della durata del soggiorno impedisce di ottenere le presenze del passato: le vacanze in montagna che nel 1997 duravano in media 7,5 notti, ora sono di 4,2
notti, i soggiorni alle terme che negli anni ‘90 erano di oltre 7 notti, ora sono di 4.

Negli ultimi sessant’anni il turismo ha fatto registrare tassi di crescita talmente elevati da diventare una delle industrie più rilevanti del mondo. Come la stessa Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) fa notare, nel corso degli anni sempre più destinazioni e Paesi si sono aperti al turismo e hanno investito nel suo sviluppo, trasformando il moderno viaggio in un fattore chiave del progresso economico. Nel mondo nel 2012 è stato superato per la prima volta il miliardo di arrivi di turisti internazionali, se ne stimano 1.134 milioni per il 2014 e 1.186 milioni per il 2015. L’Europa si conferma il primo continente al mondo per numero di arrivi internazionali (51,2% dell’intero pianeta), contando principalmente su tre punti di forza: il patrimonio culturale, la varietà del paesaggio, la qualità dell’offerta. Fino a qui i dati sono di fonte UNWTO, gli unici che permettono un confronto dei Paesi di tutto il mondo tramite gli arrivi di turisti internazionali.

Nel panorama europeo il Veneto ottiene i posizionamenti migliori in quanto a numero di arrivi: nel 2015 il Veneto si colloca in 4° posizione tra le regioni europee dopo Île de France, Catalogna e Andalusia. Il Veneto ha così superato anche la regione francese Provenza-Alpi-Costa Azzurra, grazie ad un incremento più accentuato degli arrivi (+6,1% del Veneto contro +3,4% del competitor). Facendo uno zoom sugli arrivi internazionali, si nota, invece, come il Veneto si giochi il 3° posto con la Croazia, per una differenza di appena 60mila arrivi, tanto da rendere interessante seguire nel futuro il confronto. Se si raffrontano le regioni europee per il numero di pernottamenti, il Veneto scende al 6° posto, preceduto perlopiù da regioni balneari spagnole e croate, caratterizzate da soggiorni mediamente più lunghi.

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