19 Ottobre 2017 - 9.53

THIENE – VILLAVERLA – Fuga e inseguimento: tre fermati con arnesi da scasso

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Thiene – Ieri pomeriggio poco prima delle 15 una pattuglia della polizia locale Nordest Vicentino in transito per la SP 349 con direzione di marcia verso Villaverla ha notato, all’altezza dell’incrocio con via del Terziario, un’autovettura Ford KA di colore nero che effettuava manovra imprudente per immettersi sulla SP349 diretta verso il centro di Thiene. Gli agenti effettuavano inversione di marcia e raggiungevano l’autovettura il cui conducente, alla vista dell’auto dei vigili, accelerava immediatamente immettendosi, cercando di fa perdere le tracce, su via delle Arti e successivamente su via Dei Pini compiendo svariate violazioni. Ad un certo punto gli agenti hanno notato che il passeggero anteriore dell’auto lanciava fuori dal finestrino un involucro di colore nero. Il veicolo, non senza difficoltà, veniva fermato dagli agenti constatando che all’interno dello stesso vi erano uomini nati in Croazia ma di fatto cittadini italiani nomadi; E.B. 24enne residente a Saletto (PD), R.B. 21enne residente a Saletto (PD) e LB 24enne residente a Prmaggiore (VE).
Da una verifica al terminale a carico di uno dei tre risultavano precedenti contro il patrimonio. Un’altra pattuglia recuperava nel luogo dove era stato lanciato l’involucro, 2 cacciaviti di 29,50 centimenti ed un guanto di lavoro. Anche l’autovettura veniva sottoposta a perquisizione consentendo di rinvenire, nascosti nel bagagliaio, n° 1 mazzetta, n° 1 scalpello, n° 1 pinza, n° 1 forbice ed un altro paio di guanti da lavoro dei quali i tre non erano in grado di giustificarne il possesso.
A seguito di perquisizione personale a carico di L.B. veniva rinvenuta una bomboletta di spray al peperoncino, occultata nel marsupio dallo stesso indossato. Per quanto sopra i tre venivano denunciati, in concorso, alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza per “detenzione di arnesi atti allo scasso”, ai sensi dell’art. 707 c.p. nonché L.B. veniva deferito in stato di libertà anche per il reato di “porto abusivo di oggetto atto ad offendere”, ai sensi dell’art. 4 della Legge 110/1975.

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