18 Dicembre 2018 - 13.56

THIENE/SARCEDO – Frode fiscale: recuperate imposte per 400mila euro

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L’attività di polizia economico-finanziaria condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza nei confronti di una Srl di Sarcedo operante nella carpenteria pesante ha consentito all’Erario di incassare la somma di 423.000 euro.

Le Fiamme Gialle della Tenenza di Thiene avevano scoperto una complessa frode fatta da un’azienda  tramite l’uso di una consociata con finta sede  in Slovenia. L’attività ha permesso di recuperare a tassazione materia imponibile superiore a  1 milione di euro e di segnalare il legale rappresentante della ditta di Sarcedo.

LA VERIFICA

L’operazione di polizia economico-finanziaria aveva tratto avvio dalla verifica fiscale nei confronti della S.r.l. italiana, selezionata sulla scorta di un’attenta analisi degli alert di rischio derivanti dalle consultazioni delle banche dati in uso al Corpo, che avevano evidenziato anomalie di carattere finanziario, successivamente confermate.

LA FRODE

L’articolata attività ispettiva ha accertato l’uso di manodopera formalmente in carico alla società slovena. Il meccanismo permetteva in tal modo di eludere la più severa e onerosa legislazione italiana in materia di lavoro. Nell’ambito dei controlli, i militari hanno anche disconosciuto l’utilizzo di un contratto di associazione in partecipazione utilizzato dalla verificata, per mascherare i contratti di lavoro dipendente.

LA DENUNCIA

Il legale rappresentante della società, il 44enne I.M., di Zugliano, è stato denunciato per aver utilizzato operazioni simulate per indicare nelle dichiarazioni ai fini delle imposte dirette e dell’I.V.A. degli anni 2013, 2014 e 2015, elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo ed elementi passivi fittizi. Inoltre, ha trasferito parte del volume d’affari prodotto dalla verificata nel territorio nazionale in capo alla consociata slovena, di cui ne era l’amministratore di fatto.

LA RESITTUZIONE

A seguito della denuncia e della contestuale proposta di sequestro preventivo avanzata dalla Guardia di Finanza di Thiene, la collaborazione con gli Uffici della Procura e dell’Agenzia delle entrate ha permesso di accertare che la società slovena era un soggetto economico esterovestito. Quindi il contenzioso si è concluso con un accertamento proposto dall’Agenzia, che ha consentito di rateizzare la somma di 423.000 euro.

 

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