30 Luglio 2015 - 15.58

THIENE – Carrefour… di notte. Commercianti in guerra

carrefour

Ferma presa di posizione di Ascom e Confesercenti sull’apertura del Carrefour di Thiene fino a mezzanotte.
L’iniziativa riguarda per il momento riguarda solo i dipendenti dell’ipermercato ma potrà coinvolgere anche i dipendenti dei negozi della galleria. L’orario no stop entrerà in vigore a partire dal primo di agosto.
Ad Emanuele Cattelan, presidente dell’Ascom di Thiene che aveva dichiarato: «chiederemo ai dipendenti di organizzare uno sciopero, e lo appoggeremo in pieno: siamo pronti a pagare la giornata di lavoro a chi incrocerà le braccia agli ingressi dell’ipermercato», segue la presa di posizione di Confesercenti.
“Liberaladomenica e ora liberaci dall’incubo dello shopping notturno che nulla ha di vantaggioso, anzi ricalca le aperture extra che non hanno assolutamente portato gli incassi previsti alla Gdo, minaccia ulteriormente il commercio locale, danneggia le famiglie e non è da sottovalutare il rischio di un aumento della criminalità… l’esperienza americana dovrebbe insegnare” esordisce così Vincenzo Tamborra Presidente di Confesercenti Vicenza “Come Confesercenti appoggiamo pienamente la presa di posizione del Comune. Va tutelato il territorio, il piccolo commercio e soprattutto va rispettata una regolamentazione essenziale in Italia. Auspichiamo che Carrefour riconsideri la sua scelta, è importante che la grande distribuzione rispetti il territorio e non sia invece elemento dirompente”.
Riscoppia questa cruciale tematica con la velenosa mossa del Carrefour di Thiene che, in via sperimentale per i mesi di Agosto e Settembre, ha deciso di prolungare l’apertura al pubblico fino alla mezzanotte e ora si apre al dialogo con la pubblica amministrazione.
Incalza Tamborra “La decisione però non deve essere di comodo, legata solo al ricatto di bloccare l’ampliamento del centro, perché altrimenti potrebbe essere riproposta. Bisogna coinvolgere in questa iniziativa gli stessi cittadini che direttamente ne subirebbero le conseguenze. Vuol dire rischio di chiusura delle piccole attività del commercio e dei servizi di Thiene, vuol dire centro storico svuotato, vuol dire maggiori occasioni di atti criminali ma vuol dire anche difficoltà per i lavoratori dello stesso Centro Commerciale. Oltre all’aggravio subito in questi ultimi anni per la cosiddetta liberalizzazione degli orari con le aperture domenicali, ora dovranno fare i conti anche con il lavoro di mezzanotte”.
Era domenica 10 Marzo 2013 quando a Thiene Confesercenti, in accordo con il Comune e tutte le Parrocchie della città, riuscì a raccogliere in una giornata quasi 2.000 adesioni di cittadini thienesi a sostegno della raccolta di firme “Liberaladomenica” da consegnare in Parlamento per l’abrogazione del provvedimento di liberalizzazione degli orari dei negozi che il Governo Monti aveva adottato. Ora e ancora quegli stessi cittadini devono far sentire la propria voce. L’iniziativa LIBERALADOMENICA a livello nazionale fu sostenuta da oltre 150.000 firme e ha consentito di riaprire un confronto parlamentare che è ancora in corso, anche se vi sono lobbies potenti che cercano in tutti i modi di sminuirne la portata politica e di segnale che l’Italia è un Paese che non può accettare una simile deregolamentazione, quando in tutti gli altri Paesi europei vi sono regole precise e rispettate anche dagli operatori della grande distribuzione.

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