24 Maggio 2018 - 8.52

STRAGE VALDASTICO – “Quei tir assassini…” e nel web monta la rabbia

A due giorni dalla strage sulla A31 che è costata la vita a 4 persone di cui 3 morte carbonizzate perchè investite mentre nella loro auto, ferme, attendevano il ripristino della circolazione autostradale bloccata da un precedente incidente (dov’è morto il marocchino di Asti Mourad Bettane), sul web monta la rabbia. In alcuni gruppi vicentini locali oltre alle centinaia di messaggi di affetto e condoglianza per la morte dei noventani Arianna e Luciano Rossetto e dell’artista vicentino Florio Pozza, conosciutissimo nel Basso Vicentino, la rabbia lascia il posto al dolore e c’è chi comincia a porsi delle domande: “Come mai il tir ha investito delle macchine ferme?” “Non aveva visto il traffico bloccato?” “Forse l’autista era al cellulare?” “A volte gli autisti di camion sono così distratti…” e commenti di questo tenore. C’è chi, come alcuni camionisti, sentendosi preso in causa, difende la categoria. E c’è anche chi tenta di mettere a tacere le discussioni visto che ancora non si sa molto sulla dinamica esatta dello scontro tra tir e auto: “Potrebbe anche essere che l’autista del tir si sia sentito male mentre guidava? Chi siamo noi per valutare?” – chiosa qualcuno. Ma il tribunale virtuale sembra aver già deciso di chi siano le colpe. Nel mondo reale, invece, per ora la giustizia si sta muovendo nell’unica direzione possibile: dopo aver accertato che il tir, guidato da un 50enne anconetano, non ha tentato in alcun modo di frenare e accertato che il cronotachigrafo si è fermato ai 90 km all’ora, si procederà all’incriminazione per omicidio stradale dell’autista del tir. La dinamica non è facile da chiarire, poichè l’incendio ha cancellato molto: sembra comunque che il tir abbia tamponato nell’ordine la Golf della famiglia Rossetto, la Megane di Pozza e la Mercedes di Stevio Veronese, unico superstite, facendole sbattere contro il guardrail. Da lì, l’esplosione immediata, causata dalla benzina. Il dolore è tanto, in particolare a Noventa, dove Arianna e Luciano erano molto conosciuti e benvoluti, così come l’eclettico artista Florio Pozza. La mamma di Arianna, chiusa nel suo dolore, ha solo la forza di commentare: “Spero almeno che non abbiano sofferto”.  Ieri infine il sindaco della città  Marcello Spigolon, ha deciso di proclamare il lutto cittadino nel giorno in cui si terranno le esequie di Arianna e Luciano. I funerali non sono ancora stati fissati ma durante il rito gli esercizi commerciali davanti ai quali transiterà il corteo funebre dovranno tenere le serrande abbassate. “L’Amministrazione Comunale e l’intera comunità noventana sono vicine alla famiglia di Arianna e del papà Luciano” ha dichiarato  il sindaco Spigolon. “Non abbiamo parole per esprimere il dolore che proviamo per questa grave perdita. Voglio invitare tutta la cittadinanza a stringersi attorno alla loro famiglia. Vogliamo, con questa giornata di lutto,
idealmente commemorare anche Florio Pozza, deceduto nello stesso tragico incidente. Artista molto stimato e amato a Noventa Vicentina, pur non essendo residente nel nostro Comune, era strettamente legato alla nostra realtà, che ha potuto apprezzarne il grande valore umano e la sua
generosità nel partecipare ad eventi culturali e solidaristici”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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