19 Agosto 2017 - 16.04

STRAGE BARCELLONA- Donati gli organi del bassanese ucciso dall’Isis

“Non voglio che mio fratello diventi un numero fra tanti, deve cambiare qualcosa”. Lo dice all’ANSA Chiara Russo, la sorella di Luca, il giovane di Bassano del Grappa ucciso nell’attentato a Barcellona. “Non è questo il modo di vivere – aggiunge – dobbiamo avere la libertà di viaggiare, di conoscere il mondo. Spero che i ministri europei cerchino di difenderci, di salvaguardare questo nostro diritto”.

Chiara, che vive a Verona ed è tirocinante presso il polo chirurgico Confortini, riferisce di aver ricevuto ieri due telefonate dal ministro degli esteri Angelino Alfano. “Al ministro – aggiunge – ho chiesto che gli organi e i tessuti di Luca possano essere donati e lui mi ha assicurato di aver già inoltrato la sollecitazione a Madrid.
Marta Scomazzon, intanto, la fidanzata bassanese di Luca ha trascorso una notte tranquilla nell’ospedale della città catalana in cui è stata ricoverata per la frattura di un braccio e di un piede. A vegliare su di lei la mamma e la zia che l’hanno raggiunta ieri pomeriggio. Oggi Marta dovrà vivere la prova più dura: i familiari, come riferisce all’Ansa la zia Lucia, dovranno dirle che il suo fidanzato non ce l’ha fatta. La giovane chiede continuamente di lui, ricordando solo di essere stata scaraventata a terra all’arrivo del furgone impazzito e di aver visto Luca letteralmente spazzato via.

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